Detriti e legname sulle spiagge, ora chi paga la pulizia?
DESENZANO DEL GARDA - Sulle spiagge legname e detriti. Interpellanza del consigliere comunale di Desenzano Andrea Spiller: "Chi pulisce? Chi paga?".
«Passeggiando sul lungolago nei giorni scorsi – racconta Andrea Spiller, consigliere comunale per il Movimento 5 Stelle e L’Altra Desenzano – tutti noi avremo sicuramente notato l’enorme quantità di legname e detriti depositata sulla spiaggia dalla corrente.
La causa di tutto questo va ricercata nelle ingenti piogge che in data 31 ottobre hanno investito tutto il territorio gardesano, a causa delle quali si è resa necessaria l’apertura per alcune ore della galleria idraulica Mori-Torbole che collega direttamente il fiume Adige con l’alto Lago di Garda (in realtà il materiale legnoso non entra dalla galleria, che dispone di apposite griglie, ndr), riversando importanti volumi di acqua e detriti provenienti dal fiume direttamente nel bacino lacustre (ne abbiamo scritto qui).
Questo avvenimento – continua Spiller -, sommato agli importanti sversamenti di materiale da parte degli immissari naturali del lago, ha causato la dispersione di enormi quantità di materiale, soprattutto legname, sulla superficie del lago il quale, trasportato dalle correnti, si è riversato e infine depositato sul litorale dei comuni del basso Garda, tra cui Desenzano.
Tralasciando per ora gli aspetti prettamente ambientali, tanti cittadini si sono chiesti a chi competerà ora la pulizia e rimozione di tutto questo materiale e se sia giusto o meno che per esigenze e decisioni che riguardano la città di Verona e il suo territorio nonché l’alto lago ora a farne le spese saranno le nostre coste e forse anche le nostre tasche.
Per avere qualche informazione più precisa e fare chiarezza su una circostanza che purtroppo negli ultimi anni si sta verificando con una certa frequenza abbiamo depositato una interrogazione». Ne riportiamo il testo qui sotto.
Interrogazione: pulizia delle spiagge dai resti di legname
PREMESSO CHE: in data 31 ottobre, in concomitanza con le ingenti piogge che hanno investito il nostro territorio, è avvenuta l’apertura per alcune ore della galleria idraulica Mori-Torbole che collega direttamente il fiume Adige con l’alto Lago di Garda, riversando importanti volumi di acqua e detriti provenienti dal fiume direttamente nel bacino lacustre.
CONSIDERATO CHE: questo avvenimento, sommato agli importanti sversamenti di materiale da parte degli immissari naturali del Lago di Garda, hanno causato la dispersione di enormi quantità di materiale, soprattutto legname, sulla superficie del lago il quale, trasportato dalle correnti, si è riversato e infine depositato sul litorale dei comuni del basso Garda, tra cui Desenzano.
Nei giorni successivi tutti noi abbiamo potuto osservare lungo la totalità della nostra costa l’accumulo di ingenti quantità di materiale, il quale inevitabilmente dovrà essere rimosso per ripristinare le condizioni normali delle spiagge.
INTERROGA IL SINDACO E GLI ASSESSORI COMPETENTI:
– Chi si occuperà della rimozione di questo materiale dalle spiagge e con quali modalità e tempistiche.
– Una volta completato il lavoro, chi si farà carico di sostenerne i costi, dato che vista l’eccezionalità dell’evento e le chiare origini del materiale è da considerarsi almeno in parte come “effetto collaterale” della deliberata azione di apertura della galleria Adige-Garda, in merito alla quale il nostro comune non ha alcun potere decisionale e dalla quale non trae alcun beneficio diretto.
– Se a seguito di questi eventi, ormai piuttosto frequenti rispetto al passato, verrà presa in considerazione la possibilità di una diversa gestione degli effetti e dell’impatto che queste aperture hanno sul nostro lago e sull’ecosistema, tramite un maggior coinvolgimento di tutta la comunità lacustre indipendentemente dalla regione di appartenenza sia nella definizione dei criteri di apertura o meno della galleria sia nella gestione e mitigazione degli effetti negativi di questi avvenimenti.
Comunità del Garda: “Quei detriti non arrivano dallo scolmatore”
La Comunità del Garda, a tal proposito, precisa che il tunnel scolmatore Adige-Garda non può introdurre tronchi e detriti legnosi nel lago perchè è dotato di apposite grigle. «Detriti e materiale legnoso – spiega il segretario generale Pierlucio Ceresa – non sono entrati neppure dal fiume Sarca, prontamente contenuti dalle reti messe in atto dai vigili del fuoco di Riva e Torbole e dalla protezione civile (ne avevamo scritto qui). Evidente sono detriti che provengono dai tanti affluenti che ha il lago, il fiume Toscolano in primis, e dalle aree costiere non antropizzate, per effetto del moto Ondoso, dell’alto livello dell’acqua e del vento».
Aggiunge Ceresa: «Nonostante l’ondata di maltempo eccezionale, che ha causato otto vittime nel Nord Italia e ingentissimi danni in tanti territori, il Garda ha governato la situazione e non risultano segnalazioni di danni da parte dei sindaci rivieraschi. Il Garda ha limitato in modo importante i potenziali danni».
Ricordiamo che la galleria Adige-Garda era stata aperta per circa 5 ore lo scorso 31 ottobre per salvare strutturalmente il Ponte Nuovo di Verona. Nel periodo di apertura, con una portata massima di 150 metri cubi al secondo, la galleria ha riversato nel lago circa 3 milioni e mezzo di metri cubi di acqua, vale a dire circa 1 cm di lago.
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