Il «ponte tibetano più lungo d’Italia» alla fine non si fa più
COSTERMANO SUL GARDA - Lo ha annunciato con un video il sindaco. Il motivo? I pareri negativi da parte degli enti dopo la conferenza di servizi.
Il ponte tibetano tra Marciaga e Costermano non si farà. L’annuncio che la tanto discussa opera non sarà realizzata è stato dato direttamente dal sindaco Stefano Passarini attraverso un videomessaggio.
Il progetto prevedeva la costruzione di un ponte tibetano sospeso di oltre 300 metri, un mega parcheggio (400 posti auto e 10 per pullman), hotel con vista sul lago, campeggio glamour (glamping), aree attrezzate e giochi sull’acqua.
L’opera è stata fortemente contesta. Nei giorni scorsi se ne era occupata anche la trasmissione Report (ne avevamo scritto qui).
Nei giorni scorsi il messaggio di Passarini: «Coerentemente con il nostro approccio amministrativo trasparente, comunico che in questi giorni la Soprintendenza ha evidenziato che dal punto di vista paesaggistico l’opera risulterebbe idonea con aggiustamenti formali mentre il Genio Civile e la Forestale hanno sollevato aspetti che vedono l’opera non idonea dal punto di vista geomorfologico.
Affermo quindi che mi dispiace del parere vincolante emerso perché sono convinto della funzionalità territoriale del Ponte nel chiudere l’anello ciclopedonale e nel contribuire a rendere unico il nostro territorio; ma, come ho sempre detto e ribadito (anche in occasione dell’assemblea pubblica del 28 settembre u.s.) l’opera sarebbe stata realizzata solo se avesse soddisfatto e garantito al 100% tutti i requisiti sulla sicurezza.
In tal senso, quindi – continua il sindaco -, convinti che la sicurezza sia una priorità da approvare all’unanimità, l’amministrazione comunale, prendendo atto del parere, senza attivare ulteriori verifiche o confronti tecnici, oggi è qui per mantenere questo impegno comunicando che la progettualità del Ponte ciclopedonale viene interrotta non per questioni formali o di opportunità ma per questioni legate alla sicurezza».
Esultano le associazioni contrarie al progetto
Sulla pagina Facebook “La Valle dei Mulini un gioiello naturale da difendere” scrivono: «Per fortuna (e soprattutto grazie a tutte le pressioni ricevute )gli enti preposti hanno dato lo stop a questo progetto assurdo e inutile.
Ma senza l’insistenza delle associazioni, i comunicati , le segnalazioni , le interrogazioni parlamentari e regionali, gli articoli di stampa, le petizioni, i giornalisti tra cui l’inarrestabile Annamaria Schiano, la pubblicazione e divulgazione dei nostri messaggi alla popolazione sul gruppo Costermano sul Garda News senza il servizio su Report, senza tutto questo non sarebbe successo!
Ma questa battaglia non si ferma. Perché il sindaco ha affermato di essere determinato a realizzare in Valle dei Mulini altri progetti estremamente impattanti e disastrosi in aree con sorgenti pietrificanti e habitat unici. Per non parlare dell’albergo da 5000 mc che vuole realizzare nel bosco adiacente di Marciaga , cuore della rete ecologica e dell’area protetta!
Insomma, il sindaco e la sua giunta non si fermano, non hanno intenzione di mollare la presa sulla valle».
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