Incendio a Le Vele: 970 tonnellate di rifiuti su mille avviate al riuso
DESENZANO DEL GARDA - Ne dà notizia la società che ha provveduto a smaltire i materiali combusti nell’incendio al centro commerciale del maggio scorso, la Remed di Flero.
Riguardo il rogo del centro commerciale Le Vele a Desenzano, il 25 maggio scorso (ne avevamo scritto qui), ecco una buona notizia sul fronte ambientale. Su circa 1 migliaio di tonnellate di rifiuti causati dalle fiamme, ben circa 970 sono state recuperate e avviate al riuso. Ben poco insomma è finito in discarica come cenere nera.
Il legno diventerà truciolo, la plastica torna materia prima in forma di poilmero, il metallo va alle acciaierie, il materiale edile servirà a fare strade, etc.
Ne dà notizia la società che ha effettuato il trasporto dei materiali combusti – la Remed – per conto della Società Italiana Demolizioni, specializzata in grandi demolizioni civili e industriali, che a maggio aveva trovato nella Remed mezzi e competenze subito disponibili, vista l’urgenza della situazione.
“Il cantiere è ancora aperto e in loco lavorano 5/6 persone ogni giorno, da 6 mesi – spiega il direttore generale Remed Elisa Guerrini -. Siamo specializzati in bonifiche e siamo abituati a dover intervenire con prontezza”.
La rimozione del materiale iniziata a fine giugno
«Per poter procedere allo smaltimento di rifiuti a seguito di un rogo è necessario procedere con il campionamento e le analisi chimiche dei materiali e verificare che, a seguito della combustione, non ci sia presenza di diossine e/o furani.
“Pertanto – continua Elisa Guerrini – prima di fornire il servizio, abbiamo eseguito un sopralluogo per dare al cliente la consulenza necessaria. In seguito l’intervento lo abbiamo realizzato con i nostri cassoni multibenna fatti a barchetta e trasportati sia da camion multibenna a 2 assi sia con il nostro camion 3 assi munito di gru. Inoltre abbiamo utilizzato un cassone da 33 mc e cassoni scarrabili da 33/40 mc trasportati dal nostro camion mezzo d’opera 4 assi. Remed ha iniziato a portare i primi cassoni a fine giugno, dopo che l’assicurazione aveva dato l’ok a procedere con i lavori di demolizione e messa in sicurezza”.
Remed, di proprietà della famiglia Tininini, si è distinta di recente per il delicato intervento nel centro storico di Brescia ai fini della realizzazione del Corridoio Unesco, utilizzando all’interno del Complesso di Santa Giulia i propri esclusivi cassoni da soli 3, 5, 6, 7, 10, 20 metri cubi, portati da camion 2 assi, in grado di ritirare e muovere anche minime entità di rifiuti misti da cantieri in spazi critici.
«Inoltre, Remed – fa sapere l’azienda – aveva avuto riconoscimenti istituzionali per l’attivazione nella propria sede a Flero (Bs), in via Don Milani 60, di un’isola ecologica di 500 metri quadri. Tale isola è capace di contenere fino a 15mila tonnellate l’anno di rifiuti speciali (non pericolosi). Qui i rifiuti sono selezionati, raggruppati per tipologia e compattati per essere trasportati ai vari impianti dedicati al recupero di carta, plastica, vetro, alluminio, lana di roccia, guaina, cartongesso, etc, dove vengono riciclati. Una struttura importante per tutto il territorio, se si considera che i rifiuti globali aumenteranno del 70% entro il 2050 rendendo sempre più indispensabile un’economia circolare».
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