Il poeta Vittorio Sereni e il rapporto con Brescia
MONTICHIARI - Il poeta Vittorio Sereni a Brescia, alla “Casa Bianca” un incontro per approfondirne il rapporto. Giovedì novembre alle 15 con i giornalisti Borzi e Migliorati.
Tra i poeti che hanno cantato Brescia nelle loro opere c’è anche Vittorio Sereni, nato in quella seconda decade del Novecento che larga parte di autori ha donato al mondo letterario.
Nella città della Leonessa d’Italia visse tra il 1925 e il 1933, dove studiò al ginnasio e al liceo Arnaldo conseguendo la maturità classica e fissando per sempre nella mente luoghi e personaggi.
Nel 40° della morte del poeta luinese, che fu anche direttore editoriale della Mondadori negli anni Sessanta, il Centro diurno Casa Bianca di Montichiari in collaborazione con l’assessorato ai Servizi Sociali organizza un incontro, il terzo dopo quello su Italo Calvino e sul binomio Roberto Roversi-Lucio Dalla, dedicato proprio al rapporto tra Sereni e Brescia, in programma giovedì 30 novembre alle ore 15 nell’edificio di via Guerzoni, 18.
A coordinare l’iniziativa i giornalisti Marzia Borzi e Federico Migliorati che richiameranno in particolare testi, opere, interviste sulla Brescia del tempo, immortalata tra l’altro nei versi sulla Mille Miglia e definita da Sereni “città bellissima”.
Ospiti d’eccezione dell’evento, durante il quale saranno altresì proiettate immagini del tempo, la poetessa e docente dell’Arnaldo Camilla Ziglia nonché l’ex docente della stessa scuola Giuseppe Magurno a cui spetta il merito di aver ideato il convegno che nel 2003, nel 20° della morte, celebrò il valore del letterato in quelle aule che furono anche sue.
Sarà letta inoltre una missiva inviata dalla figlia di Sereni, Giovanna (l’ultima delle tre ancora viventi) che accoglie con favore l’iniziativa “poiché Brescia -scrive – è stata per mio padre una tappa importantissima per la sua formazione umana e culturale”. Autore di quattro raccolte di versi, composte tra il 1941 e il 1982, Sereni visse anche la tragica esperienza della prigionia, prima in Algeria e poi nel Marocco francese, nel periodo tra il 1943 e il 1945.
L’incontro è a ingresso libero e gratuito.
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