A breve, quindi, inizierà la demolizione dell’edificio che fino a oggi ospitava la scuola dell’infanzia a tre sezioni e il nido comunale Lago Blu per 66 bambini (risalente al 1979) per realizzare il nuovo polo 0-6 anni, ovvero un edificio adatto a supportare e stimolare le proposte educative che seguiranno le nuove linee pedagogiche elaborate dalla commissione nazionale per i bambini dalla nascita fino ai 6 anni di età.
L’obiettivo è creare un sistema integrato di educazione e di istruzione, per garantire a tutte le bambine e i bambini, dalla nascita ai sei anni, pari opportunità di sviluppo delle proprie potenzialità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento e per superare disuguaglianze, barriere territoriali, economiche, etniche e culturali.
La nuova struttura permetterà un aumento complessivo (materna e nido) di 23 posti, passando da 142 a 165 posti. In particolare, 11 posti in più per la materna, che passerà da 76 a 87 con tre classi da 24 e una classe da 15; e 12 posti in più per l’asilo nido, che passerà da 66 a 78, con due classi “lattanti” da 12 e tre classi “divezzi” da 18. L’opera ha ottenuto il finanziamento del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, in virtù dell’aumento della classe energetica, che passa dall’attuale C a una A4.
Il costo totale è di 7.997.000 euro, di cui 5.730.582 per lavori a base d’asta e 2.266.418 per somme a disposizione dell’amministrazione. Il finanziamento del Pnrr è di 5.040.000 euro (Missione 4, “Istruzione e ricerca”), il resto dell’importo è coperto dal Fondo opere indifferibili (373.928 euro), dalla Provincia autonoma di Trento (2.195.611 euro), dal fondo ex Fim (166.204 euro) e dall’avanzo di amministrazione del comune di Riva del Garda (221.257 euro). L’Ati ha a disposizione, da contratto, 414 giorni naturali consecutivi per concludere i lavori, con consegna prevista il 14 gennaio 2025.
Alla consegna del cantiere hanno preso parte per l’amministrazione comunale il sindaco Cristina Santi, l’assessore ai lavori pubblici Pietro Matteotti e, per l’Area opere pubbliche e ambiente, il dirigente ing. Andrea Giordani e il collaboratore tecnico ing. Martina Dassatti.
«Ieri abbiamo consegnato il cantiere del parco della Libertà con il sottostante parcheggio interrato –ha detto il sindaco Cristina Santi– e oggi questo. Sono due progetti già di per sé enormi, che gli adempimenti e i tempi stretti e tassativi imposti dal Pnrr hanno reso quasi proibitivi. Io e l’assessore Matteotti vogliamo ringraziare nel modo più sentito la struttura comunale, in particolare l’ing. Andrea Giordani e l’ing. Martina Dassatti, che sono riusciti in qualcosa che non è per nulla scontato. Nel complesso, siamo riusciti ad attivare un bellissimo gioco di squadra che mi riempie di orgoglio, dato che porterà ai rivani nuove strutture e nuovi servizi di alto livello, con ingenti contributi ottenuti dal Pnrr, anche questo un risultato eccezionale».
«Seguendo un iter spaventoso di due anni siamo riusciti a mettere in campo un progetto così importante e innovativo -ha detto l’assessore Pietro Matteotti- che consegnerà alla nostra comunità un polo 0-6 anni d’avanguardia, più capiente, dal consumo energetico sensibilmente ridotto, con spazi e dotazioni nettamente più confortevoli. E, punto da sottolineare, finalmente a norma sismica, quindi sicuro. Il tutto, con più di 5 milioni che siamo riusciti a ottenere dal Pnrr. A questo proposito, come già dichiarato dal sindaco a mezzo stampa e da me ribadito, non sappiamo se questo progetto e quello del parco della Libertà rientrano in quelli che pare il Governo pare intenzionato a definanziare. Ma sia chiaro che noi abbiamo tutte le carte in regola, abbiamo le autorizzazioni, abbiamo rispettato tutti i tempi, e passare su altri capitoli di finanziamento o rifare l’iter con fondi nazionali non sta né in cielo né in terra. Noi rispetteremo i tempi, loro rispettino gli accordi anche finanziari che ci hanno fatto assumere».
Il nuovo polo 0-6 anni offrirà, tra l’altro, una palestra di 120 metri quadrati, spazi comuni per 785 metri quadrati e una sala a gradoni per 100 posti. Negli spazi verdi esterni, una gradonata da 70 posti. La copertura sarà con un tetto verde estensivo di 1700 metri quadrati e una falda fotovoltaica di 650 metri quadrati. Ci saranno anche un sistema di recupero dell’acqua piovana con cisterne, uno di riduzione dell’effetto isola di calore e uno di ricambio forzato con unità di trattamento dell’aria. Il riscaldamento sarà a pavimento tramite teleriscaldamento, e ci sarà un impianto di condizionamento estivo. Saranno mantenute le belle alberature esistenti.