La mostra è composta da una cinquantina di dipinti, dal tratto inconfondibile già al primo sguardo. L’artista gardesano Gino De Lai, autodidatta, paesaggista, ma anche musicista e inventore, ha dipinto il Garda con tanta personalità con una sua calligrafia, esclusivamente sua.
Le sue opere sono spesso meravigliose visioni della natura del lago realizzate con una spiccata intelligenza e una straordinaria tecnica. Come avvenuto per le passate monografie, la Fondazione Dolci, che organizza la mostra, rivolge un appello a quanti, artisti, appassionati, galleristi, editori e possessori delle sue opere, intendono segnalare documenti e materiali a stampa, relativi all’attività dell’artista, che possono essere utili alla realizzazione della pubblicazione.
La mostra, allestita nella Cascina Aurora del Museo Dolci, in via Raffaello 163 a San Polo, Brescia, è aperta dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 (chiuso lunedì e martedì).
Ingresso libero.
Tel. 0303532511 – fondazione@martinodolci.it
Gino De Lai nasce a Tignale il 31 ottobre del 1891. È un paesaggista autodidatta di fortunata tecnica pittorica, incoraggiato da un altro personaggio geniale, Arturo Cozzaglio, che gli regalò una cassetta di colori.
Le tele di Gino De Lai testimoniano la sua profonda passione per la natura del lago di Garda. Fu un creativo di grande versatilità e inventore di brevetti.
Le spoglie di De Lai, scomparso a Salò nel 1960, riposano nel cimitero del paese.