Ciclovia del Garda? Non così

SALO' -  Sabato 13 gennaio alle ore 9.45 presso la Sala dei Provveditori nel Municipio di Salò un incontro sulla ciclovia del Garda.

Il Coordinamento Interregionale per la Tutela del Lago di Garda si è formato nel marzo 2023 a seguito della collaborazione di molte associazioni ambientaliste di importanza nazionale,  privati cittadini e portatori d’interessi delle due regioni Lombardia e Veneto e della provincia di Trento, con la convinzione che il lago è uno e così vanno valutate le problematiche che lo riguardano.

«La prima urgenza che ci ha spinto a questa ampia collaborazione – fanno sapere i responsabili – è stata il renderci conto dell’impatto devastante che la Ciclovia avrebbe avuto sul nostro territorio.

Il Coordinamento Interregionale per la Tutela del Garda desidera portare alla vostra attenzione  le conseguenze che già si preannunciano sulla viabilità per la realizzazione  di quest’opera, in particolare, in occasione dell’incontro che si terrà a Salò, nel territorio lombardo, sabato 13 gennaio alle ore 9.45 presso la Sala dei Provveditori nel Municipio di Salò. 

L’incontro si propone di illustrare, tramite l’intervento dei suoi relatori, il progetto della ciclo-turistica che vorrebbe congiungere ad anello le coste del lago di Garda, evidenziandone le molteplici criticità sia nella parte relativa all’alto Garda che sul tratto Sirmione- Gardone Riviera.

Si parlerà dei costi, della sicurezza e delle alternative con l’esperto di diritto amministrativo Paolo Ciresa, (Comitato Mobilità Sostenibile ) della sfida temeraria  di questo progetto sul tratto trentino con la dott.ssa Marina Bonometti ( Comitato Salvaguardia Area a lago di Riva ),  del progetto esecutivo nel basso Garda bresciano con la prof. Alberta Cazzani (Politecnico di Milano) e del rapporto fra la flora gardesana e la ciclovia con il botanico dott.Filippo Prosser.

 

Modererà l’incontro l’arch. Wolfgang von Klebelsberg (Referente Petizione change.org: Contro una ciclovia del Garda non sostenibile) che altresì presenterà le alternative di ciclovia tramite la via d’acqua.

Un’opera impattante sotto l’aspetto paesaggistico che perforerà per sempre le falesie dell’alto Garda, cementificherà diverse spiagge e abbatterà alberi, dai costi inaccettabili e con rischi elevati sotto l’aspetto della sicurezza, data la fragilità delle rocce che in quelle zone si distaccano con frequenza.

Un’opera che avrà pesanti ripercussioni anche sul traffico già congestionato della gardesana riducendola in molti punti nel tratto fra Salò e Gardone Riviera e che non valuta il trasporto via acqua tramite battelli che noi proponiamo come alternativa.

Al termine delle relazioni sarà dato ampio spazio al dibattito.

 

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