Criptovalute, in carcere promotore finanziario
VERONA - I Finanzieri del Comando Provinciale di Verona hanno eseguito la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del ventisettenne veronese già agli arresti domiciliari da qualche settimana, che proponeva e collocava abusivamente prodotti e servizi d’investimento finanziario.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica scaligera e condotte dai Finanzieri del locale Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria, avevano preso avvio dall’approfondimento di numerose querele per truffa presentate da decine di veronesi nei confronti dell’indagato, il quale, almeno dal 2021, anche mediante i propri profili su social network – seguiti da oltre 26 mila followers – promuoveva la propria immagine come persona di grande successo in ambito finanziario (ostentando, peraltro, un elevato tenore di vita) e pubblicizzava eventi e società attive nel mondo degli investimenti in criptovalute.
Nonostante le prescrizioni impostegli dall’ordinanza che lo aveva ristretto qualche settimana fa agli arresti domiciliari, l’indagato continuava a comunicare con telefono cellulare e computer connessi ad internet, potendo così reiterare condotte criminose analoghe a quelle già contestate o porre in essere tentativi di fuga.
Pertanto, il Gip del Tribunale di Verona, su conforme richiesta del Pubblico Ministero, viste le evidenze raccolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Verona, ne ha disposto la traduzione in carcere.
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