Giotto coraggio, storia d’amore sul Garda ai tempi della Rsi
TOSCOLANO MADERNO - Venerdì 2 alle 21 a Villa Zanardelli Paolo Casadio presenta, conversando con il giornalista Enzo Gallotta, il libro «Giotto Coraggio». Il libro è dedicato a Sandro Pellegrini.
Giotto, orfano di 10 anni originario della Romagna, e Andrea, giovane dottoressa, si sono scelti e, nel caos anche legislativo della guerra, Andrea riesce a portare il bambino con sé e di fatto ad adottarlo.
Rientrati sul lago di Garda, dove vivono i genitori della donna, Andrea e Giotto trovano la casa di famiglia requisita, e devono vincere le diffidenze del paese e dei parenti verso una genitorialità non canonica.
Attorno nasce la Repubblica di Salò, e l’occupazione nazifascista si insinua in ogni aspetto della quotidianità.
Dichiarata zona ospedaliera, la riviera è in apparenza tranquilla, ma la Resistenza è attiva, e Andrea utilizza la propria posizione professionale per aiutare i partigiani, raccogliendo informazioni riservate mentre lavora presso un ospedale militare tedesco e come medico aziendale per un’officina aeronautica.
Un romanzo appassionante in cui alla tragicità della guerra fa da contraltare la simpatia esuberante di Giotto e l’amore tra una madre e un figlio, una storia avvincente sulla Seconda Guerra Mondiale e la lotta partigiana di una giovane donna.
L’autore Paolo Casadio è nato a Ravenna nel 1955 e vive nella Bassa ravennate. È studioso della lingua e della storia del suo territorio. Ha pubblicato La quarta estate (Piemme 2015) e Il bambino del treno (Piemme 2017), che hanno ottenuto numerosi premi.
Il legame tra Casadio e il Garda è stretto. L’aurore 40 anni fa ha conosciuto qui sua moglie, Anna Pellegrini, sorella di Sandro, giornalista di Toscolano Maderno, che ha raccontato il Garda e i suoi sport sulle pagine del Giornale di Brescia, mancato nell’ottobre 2022 (leggi qui).
A Sandro è dedicato il romanzo di Casadio «Giotto coraggio» (Manni editore, 400 pp., 20 euro), da qualche giorno in libreria.
In un’intervista rilasciata a Nicola Rocchi e pubblicata sul Giornale di Brescia, Casadio motiva così la decisione di ambientare il suo nuovo romanzo sul Garda: «Da tempo volevo farlo. Penso anch’io, come diceva Sandro, che il Garda è il più bel lago del mondo. Il libro è il proseguimento di «La quarta estate», il mio primo romanzo del 2015. Creai allora la dott. Andrea Zanardelli, assegnata al sanatorio per orfani di Marina di Ravenna. Il racconto terminava a Desenzano con un mitragliamento in cui lei veniva ferita. Ho ripreso la storia da quel punto».
Come detto, la presentazione è in programma venerdì 2 alle 21 a Villa Zanardelli, oggi residenza sanitaria per disabili gestita dalla Fobap Anffas. L’autore dialogherà con Enzo Gallotta, collega e amico di Sandro Pellegrini.
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