Arco: il Carnevale compie 148 anni
ARCO - Nei due fine settimana del 3 e 4 e del 10 e 11 febbraio torna il Carnevale di Arco, l’antica manifestazione nata nel 1876.
Si parte sabato 3 febbraio in piazzale Segantini, dove alle 14.30 Valentino Villanova presenta «Impara a disegnare i dinosauri», mentre dalle 15 ci sarà la distribuzione gratuita di krapfen e tè.
Domenica 4 febbraio alle 14.30 in piazza delle Canoniche torna Valentino Villanova, stavolta con le sue celebri caricature e il truccabimbi; e in piazza Tre Novembre il Vintage Circus; mentre alle 15 in piazzale la proposta è il Segantini Celebrity Stars.
Sabato 10 febbraio alle 14.30 in piazzale Segantini l’animazione per bambine e bambini e alle 15 la distribuzione gratuita di krapfen e tè.
Domenica 11 febbraio alle 14.30 in piazza delle Canoniche il Baby Disco Show e in piazza Tre Novembre la cucina di Otto Strudel, “il più grande cuoco tedesco. Il gran finale è alle 15 in piazzale Segantini con lo show di Beppe Braida e Fabrizio Fontana, direttamente da Zelig.
La presentazione, hanno detto
La conferenza stampa di presentazione si è tenuta nella mattina di giovedì 1° febbraio in municipio, presenti per l’amministrazione comunale il sindaco Alessandro Betta e l’assessore Dario Ioppi, per il Gruppo Costruttori Associati il presidente Mario Matteotti, per Assocentro il presidente Andrea Cobbe e il segretario Gianni Angelini.
Assessore Dario Ioppi:
«Come amministrazione siamo molto contenti di proseguire questa collaborazione che va avanti da tanti anni con il Gruppo Costruttori, e da qualche anno anche con Assocentro. Il Carnevale di Arco è un evento molto importante e amato, non solo nella nostra zona ma anche fuori, che coinvolge soprattutto i bambini e le famiglie, reso possibile dalla dedizione e dalla passione dei volontariato del Gruppo Costruttori, che ogni anno riescono a stupirci e a coinvolgerci. Questo, nonostante le crescenti difficoltà create dalla burocrazia, che riescono sempre a superare con professionalità e determinazione».
Sindaco Alessandro Betta:
«Un grazie particolare va a Mario Matteotti, storia vivente del Carnevale di Arco, e al gruppo di volontari che ogni anno affronta il grande impegno e le tante difficoltà necessarie per organizzare una nuova edizione del Carnevale. Il volontariato è un patrimonio prezioso per Arco; nei giorni scorsi ho partecipato alle celebrazioni per la nomina di Trento a capitale europea del volontariato 2024, un riconoscimento importantissimo che sento anche di Arco e del Trentino. Il volontariato rende speciale il Trentino e la nostra città, e il Carnevale è un dono che ci fa il volontariato: un momento di gioia spensierata per bambini e famiglie, un tassello di quel grande mosaico di eventi e iniziative che rende Arco una città sempre viva e vivace».
Presidente Andrea Cobbe:
«Con Mario Matteotti è da due anni che si collaboriamo in modo intenso condividendo spazi, strutture ed eventi. È la strada giusta per avere ad Arco sempre qualcosa di più e di meglio, anche perché la burocrazia sta rendendo tutto sempre più difficile, e trovare volontari per far fronte a tutte le nuove incombenze è sempre più difficile. Per questo unirsi e giocare la stessa partita è fondamentale. Ad Arco il centro è vivo e attrattivo sia per i residenti sia per i turisti, e senz’altro anche per commercianti».
Presidente Mario Matteotti:
«Siamo volontari, questo è vero, ma se il gruppo rimane unito è perché ci divertiamo. Se per il Carnevale di Arco quella di quest’anno è la 148ª edizione, per me è la 56ª; questo per dire che la mia speranza è che qualcun altro si faccia avanti e mi dia il cambio. Detto questo, oltre al colpo grosso di poter avere da Zelig Braida e Fontana, la grande soddisfazione sono le proposte per i bambini. Il fatto che non ci sia più la sfilata dei carri dipende da come è cambiata la città, servono viali aperti che l’attuale viabilità e le norme sulla sicurezza non ci consentono. Ma come abbiamo visto gli scorsi due anni, i carri a forma di teatro con professionisti dello spettacolo funzionano e sono apprezzati quanto quelli di prima in movimento. Va anche detto che il programma che proponiamo è molto difficile da trovare altrove».
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