Legambiente: “Si alle ciclovie, no alla ciclovia del Garda così come è proposta

LAGO DI GARDA - Legambiente prende una posizione chiara sulla ciclovia del Garda: «Favorevole alla realizzazione delle ciclovie, non favorevole alla ciclovia del Garda così come è proposta».

Riceviamo e pubblichiamo questa nota dei ciclli gardesani di Legambiente:

«In seguito agli articoli usciti ultimamente su alcuni giornali relativi alla posizione di Legambiente nei confronti della mobilità ciclabile (per quanto ci riguarda abbiamo pubblicato qui un comunicato stampa di Legambiente Lombardia), il regionale Lombardia e i circoli gardesani precisano che l’associazione è favorevole alla realizzazione delle ciclovie, non è invece favorevole alla realizzazione della ciclovia del Garda così come è proposta.

Ciò che si teneva a precisare con l’ultimo comunicato stampa, non era una contrapposizione come è apparso da alcuni giornali fra la posizione di Legambiente e quella del Coordinamento, di cui peraltro facciamo parte, ma la necessità di cogliere l’occasione per affrontare il grave problema della viabilità sul Garda occidentale senza scartare l’ipotesi, posto che sia possibile, di una ciclabilità veramente compatibile con l’ambiente.

Viabilità e mobilità due temi prioritari da prendere in considerazione anche per le autorità competenti.

Il coordinamento interregionale per la difesa del lago di Garda si è formato nel Marzo del 2023 con l’intento di salvaguardare tutto il lago a livello ambientale e nel particolare di contrastare la realizzazione di un progetto di ciclovia di cui si parlava da molti anni ma che solo allora sembrava arrivare all’esecuzione. Il progetto presenta molteplici criticità di carattere ambientale, paesaggistico economico ma soprattutto di sicurezza.

Al coordinamento hanno aderito 27 fra associazioni e comitati delle due regioni , Veneto e Lombardia, e della provincia di Trento, fra queste Legambiente circoli: per il Garda, Verona, Monte Baldo il Tasso e agli intenti del quale da il suo appoggio Legambiente Trento.

L’adesione immediata e spontanea su un argomento su cui da anni separatamente si lavorava è nata dalla condivisione della gravità delle scelte e dalla convinzione che si possa trovare una soluzione più compatibile e meno dispendiosa e pericolosa, vista la dimostrata fragilità del territorio, sviluppando un servizio tramite navigazione con la giusta frequenza dedicato in particolare ai ciclisti ma anche a turisti e residenti e che contribuirebbe sicuramente ad alleggerire il gravosissimo problema della viabilità gardesana, argomento di cui appunto dicevamo dovremo farci carico in seguito insieme al troppo turismo che mette in discussione la qualità della vita dei residenti e che impedisce il pieno godimento della vacanza ai turisti.

Siamo convinti che la mobilità ciclabile sia importantissima e condivisibile per moltissimi aspetti e per questo auspichiamo che vengano spinti il cicloturismo e la ciclabilità urbana ma siamo anche convinti che le soluzioni “green” non possano essere applicate a danno dell’ambiente, sarebbe una contraddizione in termini.

Dopo aver studiato in modo approfondito il progetto della ciclovia e delle sue molteplici criticità, la Legambiente Lombardia e i circoli di Legambiente che operano sul lago di Garda in pieno accordo con quanto scritto negli articoli recentemente comparsi, ribadiscono la contrarietà all’opera così come progettata soprattutto – conclude la nota di Legambiente – per mancanza di sicurezza per i gravi rischi di frane in tutta la zona più a nord, lo scempio delle falesie per le impattanti passerelle a sbalzo, i danni ambientali anche in prossimità di alcune spiagge e zone umide e a carico di varia vegetazione, l’aumento dei costi che graveranno, in gran parte, sulle economie delle dei comuni e delle regioni».

 

 

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