Giulia Bombieri (MUSE), Federica Mantegazzini (FBK), Cinzia Menapace (Università di Trento), Luana Bontempo (FEM): quattro donne nella scienza, quattro scelte di vita legate alla ricerca, quattro enti trentini impegnati nella promozione dell’equità di genere in ambito scientifico.
L’11 febbraio si è celebrato in tutto il mondo la Giornata delle donne e delle ragazze nella scienza, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e patrocinata dall’UNESCO: i quattro enti del Sistema trentino dell’alta formazione della ricerca (STAR) – FBK, FEM, Università di Trento e MUSE – lanciano un video per ricordare il ruolo determinante di donne e ragazze delle discipline STEM, acronimo che sta per Science, Technology, Engineering, Mathematics.
Un racconto a più voci in occasione della Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. Protagoniste del video “Perché non io?” (lo puoi vedere qui sotto), realizzato dal Sistema STAR, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento, per sensibilizzare e promuovere l’accesso completo ed equo alla partecipazione scientifica di tutto il genere femminile, sono quattro ricercatrici che lavorano in Trentino:
Le testimonianze, che rispecchiano la loro ambizione, curiosità e passione, fanno luce sulle motivazioni, le scelte e l’impegno che stanno alla base del loro lavoro nel campo della ricerca scientifica.
Quattro interviste per ispirare altre ragazze ad intraprendere gli studi scientifici, seguire i propri talenti e contrastare una disparità presente nella scienza: secondo l’ultimo report Unesco, solo il 30% delle donne a livello globale riesce ad affermarsi in ambito scientifico.
In Italia a laurearsi di più sono le donne (59%), ma nelle materie scientifiche rappresentano una minoranza: il 16.5% delle giovani che si laurea in facoltà scientifiche, contro il 37% dei maschi (dati Istat). Le donne continuano a essere sottorappresentate, in particolare nei campi dell’ingegneria (6.6%) e ITC (1.7%).
Nelle aree STEM solo un professore ordinario su cinque è una donna. Tra i rettori, le donne sono appena 7 su oltre 80.
Qualcosa, però, si sta muovendo. Molte organizzazioni e istituzioni in tutto il mondo stanno lavorando per un unico obiettivo: incoraggiare una nuova generazione di donne scienziate per affrontare le principali sfide del nostro tempo.
Il video “Perchè non io?” verrà lanciato in contemporanea con un video teaser sui canali social delle quattro istituzioni mentre il video integrale è visibile qui:
Cinzia Menapace (Università di Trento) è docente di Metallurgia al Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento. Ha un Dottorato di ricerca in Ingegneria metallurgica conseguito all’Università degli Studi di Padova.
Studia l’ingegneria dei metalli. È delegata, per il suo Dipartimento, per l’orientamento e per il supporto alla disabilità e DSA. Del suo lavoro ama la microscopia in laboratorio ma anche la didattica in aula.
Giulia Bombieri (MUSE) è zoologa del MUSE – Ufficio Ricerche e collezioni museali, Biologia della Conservazione. Ha completato gli studi naturalistici con varie esperienze in Italia e in altri paesi europei. Nel 2020 ha concluso il dottorato di ricerca presso l’Università di Oviedo in partenariato con il MUSE, durante il quale preso parte a studi di ecologia e comportamento dell’orso bruno nella Cordigliera Cantabrica.
Dal 2020 è ricercatrice presso il MUSE, dove si occupa di diversi aspetti legati all’ecologia dei grandi carnivori e alle problematiche di coesistenza con gli umani, anche nell’ambito del progetto LIFE WolfAlps EU.
Federica Mantegazzini (FBK) ha un Dottorato di ricerca in Fisica conseguito all’Università di Heidelberg (Germania). Dal 2022 è una ricercatrice Tenure Track presso il Centro Sensors and Devices della Fondazione Bruno Kessler a Trento.
Attualmente coordina un giovane team di ricerca focalizzato sullo sviluppo di dispositivi quantistici superconduttivi, coprendo sia le attività di design e microfabbricazione, sia le misure criogeniche di caratterizzazione e lo svolgimento degli esperimenti finali.
Luana Bontempo (FEM) è laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche e ha un Dottorato in Scienze degli Alimenti. Dal 2001 lavora come ricercatrice presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige – Fondazione Edmund Mach.
Da novembre 2019 responsabile dell’Unità Tracciabilità del Centro Ricerca e Innovazione, si occupa principalmente di analisi isotopiche e di risonanza magnetica nucleare applicata alla rintracciabilità dei prodotti della filiera agroalimentare ma anche all’ecologia animale e all’archeologia.