Ciclovia del Garda: «Una grande opportunità per Bardolino»
BARDOLINO - Lunedì 26 febbraio il progetto verrà discusso in Consiglio comunale. Il sindaco Sabaini: «Garantite la sicurezza stradale e la tutela paesaggistica».
«La ciclovia del Garda è una grande opportunità per Bardolino e il suo territorio». Così il sindaco di Bardolino Lauro Sabaini commenta l’opera pubblica che verrà realizzata da Veneto Strade con fondi del Pnrr. Bardolino è uno degli 8 Comuni interessati dal passaggio.
Lunedì 26 febbraio alle 19 il Consiglio comunale sarà chiamato a discutere e approvare la ratifica dell’accordo di programma con Veneto Strade, passo necessario per far partire il primo stralcio dell’opera, al confine con Lazise.
Il tracciato a Bardolino
Il tratto della ciclovia che attraverserà il Comune di Bardolino sarà lungo 7,4 chilometri. «In fase di discussione del progetto con Veneto Strade, abbiamochiesto di far passare la nuova ciclovia da Lazise a Calmasino, per creare un collegamento ciclopedonale sicuro con il capoluogo e per valorizzare la frazione, includendola nella rete ciclabile – spiega il primo cittadino –. Il secondo stralcio dell’opera prevede il transito lungo un tratto della Gardesana, pari a 2 chilometri, dove è già esistente una pista ciclabile che sarà migliorata e messa in sicurezza con la posa di un doppio cordolo di protezione e adeguati dissuasori, a protezione dei ciclisti: si tratta di una miglioria rispetto all’attuale assetto della strada regionale, molto frequentata».
Il percorso bardolinese partirà dalla strada provinciale dalla Vallesana fino all’intersezione con la rotatoria di via Belvedere; da lì interesserà strada Bordenis e fiancheggerà il campo sportivo di Calmasino per ricongiungersi poi alla strada del Santino dove, tramite un sovrappasso sopra la strada del Progno, fiancheggerà il “Villaggio Creole”. Quindi si innesterà su strada Campazzi, passando davanti all’ecocentro comunale, arrivando all’intersezione con la Provinciale.
Da qui la ciclovia passerà sul sedime della vecchia linea ferroviaria Verona-Affi-Garda, fino ad arrivare alla rotonda di via Molini. Proseguirà sul tratto di pista ciclabile esistente lungo via Europa Unita, fino alla strettoia del sottopasso del Progno di Valsorda. L’attuale sottopasso stradale, viste le ridotte dimensioni, diventerà il nuovo passaggio ciclabile; a fianco dell’attuale sarà realizzato il nuovo sottopasso per la viabilità comunale.
La ciclovia del Garda proseguirà su via Europa Unita: dalla rotatoria con via dello Sport in poi, entrando nel centro abitato, sarà ristretta nella larghezza (2,5 metri anziché i 3,5 del tratto precedente). All’altezza della rotatoria di via Marconi, la ciclovia passerà lungo la Gardesana (strada regionale n. 249), salendo verso Garda lungo via Gardesana dell’Acqua, a valle della strada; uscendo dal centro abitato, tornerà a essere larga 3 metri.
L’ultimo tratto della ciclovia arriverà al confine con il Comune di Garda, all’altezza del camping La Rocca, innestandosi sull’esistente passeggiata.
Il sindaco: “Qualche disagio, molti benefici”
«Siamo consapevoli che realizzare un’opera importante come questa comporti molti benefici e qualche disagio, soprattutto per i proprietari dei terreni oggetti di esproprio, ma tutte le osservazioni per migliorare il tracciato le abbiamo già fatte a Veneto Strade – aggiunge il sindaco –. Vorrei poi rassicurare sul fatto che il progetto elaborato dagli ingegneri di Veneto Strade è rispettoso dei vincoli paesaggistici e prevede che i tratti in zone collinari, agricole o che si sviluppano su strade sterrate non saranno asfaltati: verrà posato un conglomerato ecologico drenante; circa il passaggio sul sedime della vecchia linea ferroviaria, invece, verrà solo riaperto il tracciato esistente, eliminando gli arbusti che ne precludono il passaggio».
«Sul fronte della sicurezza stradale – conclude il sindaco – il percorso sarà adeguatamente segnalato e, nei tratti urbani, sarà protetto da uno spartitraffico rispetto alla carreggiata, a garanzia di chi lo percorrerà».
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