Sentieri per San Valentino, il sindaco: “Rispettate il divieto prima che ci scappi il morto”

GARGNANO - Appello del sindaco di Gargnano affinché si rispettato il divieto di percorrenza dei sentieri per l'eremo, estremamente pericolosi durante i lavori in corso.

«Gli escursionisti rispettino l’ordinanza prima che ci scappi il morto». L’accorato appello è lanciato dal sindaco di Gargnano, Giovanni Albini, stanco di trovare tagliate le reti che impediscono l’accesso ai sentieri per l’eremo di San Valentino, chiusi con apposita ordinanza (la puoi scaricare qui) fino al 31 marzo, e di ricevere segnalazioni di escursionisti che, in barba ai divieti e agli avvisi di pericolosità, non rinunciano ad una gita da queste parti.

«I rocciatori – spiega Albini – sono al lavoro in parete per mettere in sicurezza l’area e durante le operazioni cadono sassi sui sentieri. Non li abbiamo chiusi per un dispetto agli escursionisti, ma perché percorrerli è molto, molto pericoloso».

Il sindaco si appella al buon senso di chi frequenta la montagna: «Rispettate l’ordinanza». Se così non sarà, il Comune dovrà inevitabilmente prendere misure più drastiche: «Controllare gli accessi ai sentieri con pattuglie delle Locale e posizionare telecamere per individuare i trasgressori».

I sentieri off limits

Ricordiamo che sono chiusi i seguenti percorsi:

  • sentiero BVG-CAI 265 dalla località Pizzo (Pis) fino a Sasso;
  • sentiero n. 230 B ferrata dell’Eremo di San Valentino;
  • sentiero n. 231 B ferrata che dall’eremo di San Valentino sale fino a congiungersi al sentiero CAI 231 (escluso dall’ordinanza).

I percorsi devono necessariamente restare sgombri durante i lavori di mitigazione del rischio crolli in atto in località Sisengla. Si tratta di opere per 900mila euro che rappresentano il primo lotto di un progetto più articolato da 4 milioni, interamente sostenuto dalla Regione.

L’Eremo di San Valentino, luogo di grande suggestione.

 

Opere di mitigazione del rischio per 4 milioni

I citati percorsi devono necessariamente restare chiusi durante le lavorazioni per la mitigazione del rischio crolli in località Sisengla, sotto i versanti montuosi alle spalle del paese, che da sempre scaricano a valle rocce e massi, minacciando case e persone.

Nel novembre del 2018 un blocco di quattro metri cubi si staccò dalle pareti soprastanti l’eremo di San Valentino, disegnando una traiettoria che interessò Via delle Limonaie, lambendo alcune abitazioni e finendo la corsa nell’alveo del Rio Guandalini. Il sindaco Albini fu costretto ad evacuare diverse famiglie. Seguì la progettazione di nuovi interventi di mitigazione del rischio che ora trovano attuazione. In particolare si sta realizzando il primo lotto, finanziato dalla Regione con 900mila euro, di un progetto più articolato da 4 milioni, interamente sostenuto dal Pirellone.

 

 

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