Ciclovia del Garda, il Coordinamento illustra a Trento le ragioni del no
TRENTO - Venerdì 1° marzo a Trento il Coordinamento Interregionale per la Tutela del Garda presenta le criticità e le alternative al progetto della ciclopedonale del Garda.
Continuano gli incontri del Coordinamento Interregionale per la Tutela del Garda per presentare alla popolazione le criticità e le alternative al progetto della ciclopedonale del Garda.
Venerdì 1 marzo 2024 alle ore 20 si terrà presso la Sala Conferenze Fondazione Caritro di Trento il sesto incontro/dibattito aperto al pubblico.
Modera l’incontro Beppo Toffolon e introduce Cristina Milani.
Relatori:
- Manuela Baldracchi (Lo sfregio del paesaggio),
- Paolo Ciresa (La ciclovia del Garda: costi, sicurezza e alternative),
- Marina Bonometti (Il tratto trentino, una sfida temeraria)
- e Wolfgang von Klebelsberg (L’altra ciclovia: la via d’acqua)
Conoscere il progetto e le sue criticità è indispensabile per poter fare la giusta valutazione.
Le ragioni del Coordinamento
PERICOLOSITÀ AMBIENTALE
- tutto l’Alto Garda è area ad elevato rischio geologico (penalità 4, massimo grado) che costretto a costruire nel tempo numerose gallerie stradali artificiali e che recentemente si manifesta con numerose e pesanti eventi franosi
- le opere di difesa dalle frane possono solo mitigare il rischio, non eliminarlo
- tutto il Garda è in area sismica a rischio 2 (medio-alto)
- è caratterizzato da forti venti e moto ondoso considerevole
PERICOLOSITÀ DELLA CICLOVIA
- la compresenza sulla passerella di pedoni (con passeggini, carrozzine, cani…) e ciclisti genererebbe situazioni altamente pericolose
- la passerella agganciata alla roccia avrebbe curve pericolose perché prive di visibilità longitudinale
- la larghezza non sarebbe ottimale e spesso in deroga alle norme
- dovrebbe essere percorsa a bassa velocità, non ideale per ciclisti che abbiano intenzione di percorrere “l’anello del Garda”
- nella parte sud del lago lunghi tratti sono previsti adiacenti alla strada statale, con con diversi attraversamenti della stessa, con problematiche di inquinamento e di interferenze con il traffico
- tale localizzazione richiede l’abbattimento di numerosissimi alberi, anche secolari
PAESAGGIO
- il Lago di Garda è di eccezionale valore naturalistico, protetto a livello nazionale e internazionale
- le opere di difesa distruggerebbero la vegetazione, tra cui specie botaniche rare o uniche al mondo, e gli habitat di numerosi animali
- in Trentino verrebbe rovinata la Riserva Speciale Val Gola
- le falesie dell’Alto Garda costituiscono paesaggio di straordinario valore e bellezza
- la Gardesana Occidentale è tutelata dal Codice dei Beni Culturali ed è una “strada panoramica”, dalla quale la vista del lago non sarebbe più assicurata
- nel basso lago vi sarebbe ulteriore consumo di suolo e distruzione di verde
- le spiagge verrebbero cementate o lastricate
COSTI E SOSTENIBILITÀ
- i previsti 344 milioni per tutto l’anello (140 km) sono destinati almeno a triplicare a causa dell’aumento dei costi delle opere edili e della necessità di costruire ulteriori barriere paramassi, gallerie artificiali ecc. per mettere in sicurezza le pareti rocciose
- le opere di manutenzione, ingenti e proiettate nel tempo, non sono ancora state quantificate
- la passerella a sbalzo costa tra i 16 e i 22 milioni di euro al km, come un viadotto autostradale
- il tratto trentino dal confine con la Lombardia alla Galleria delle Limiadi (98 m) è andato in appaltato per un importo di € 2.620.000, un costo unitario di €/km 26,2 milioni!
- I 5,5 km previsti in Trentino sulla Gardesana occidentale sono già passati da una stima di 60 milioni a 80 milioni di euro, esclusi i 2 tratti “problematici” di Casa della Trota e Hotel Pier, non ancora progettati. Per il totale di 19 km in Provincia di Trento si può stimare un costo minimo di 100 milioni!
Il Coordinamento ha promosso anche una petizione online, che può essere letta e firmata qui: https://chng.it/GVWdDdvbcy
I commenti sono chiusi.