Per Villa Santa Maria un futuro nel turismo della terza età
SALO' - Via libera al recupero di Villa Santa Maria. Diventerà una Residenza turistica alberghiera per anziani autosufficienti (e danarosi).
In sede di approvazione del nuovo Piano di Governo del Territorio il Consiglio comunale ha accolto l’osservazione della proprietà dello storico immobile situato nella frazione di Barbarano, tramite la quale si è chiesto di mutare la destinazione urbanistica dell’edificio principale del comparto da albergo tradizionale a Rta, residenza turistica alberghiera.
Villa Santa Maria è circondata da un grande parco di tre ettari con affaccio sulla Gardesana, al confine con il convento dei frati Cappuccini. L’edificio ha funzionato per anni come pensionato per turisti, anziani e membri del clero, condotto dal 1934 dalle Suore Ancelle della Carità. È in disuso dal 2020.
Negli ultimi anni si era parlato di progetti per la trasformazione in hotel di lusso, ma nulla è stato realizzato. Ora la nuova proposta, che ha convinto l’Amministrazione del sindaco Giampiero Cipani a concedere la nuova destinazione urbanistica.
La proposta di Specht Group Italia
Il piano di rinascita per Villa Santa Maria è stato concepito da Specht Group Italia, società del Gruppo Specht di Brema, specializzata, si legge sul sito, «nella ricerca di benessere degli 65enni in Germania». Dal 1988 ad oggi il gruppo ha realizzato, curandone la gestione, oltre 600 residenze per anziani autosufficienti. È quanto si propone di fare anche a Barbarano: non una casa di riposo, ma «una struttura turistico ricettiva – si legge nella relazione che ha accompagnato l’osservazione al Pgt – progettata per accogliere, sotto una gestione unitaria, anziani autosufficienti, anche stranieri, che scelgono di trascorrere dei periodi di tempo medio lungi in una delle più belle località d’Italia».
Una proposta per il turismo della terza età, che, dice il sindaco, «a Salò manca, rivolta a un pubblico che ha notevoli capacità di spesa, proveniente dalla Germania, dove hanno generalmente pensioni meno misere delle nostre». Qualche perplessità è stata sollevata sulla formula della Rta, che spesso porta alla realizzazione di vere residenze che di turistico hanno ben poco.
«Metteremo una serie di paletti», dice il sindaco. Paletti peraltro già elencati nella proposta di Specht Group Italia: gestione unitaria, apertura annuale, spazi comuni, ristorante, reception e tutte le funzioni di un vero e proprio appart-hotel.
I proponenti – che già hanno promosso iniziative simili a Torino e a Siena, per complessivi 250 posti letto – sono convinti della bontà dell’operazione: «Ha già riscontrato l’interesse di potenziali ospiti: oltre 4.200 manifestazioni di interesse pervenute in quattro mesi di campagna pubblicitaria».
I commenti sono chiusi.