Gli appuntamenti con il Coordinamento interregionale per la tutela del Garda sul tema della ciclovia non si fermano, anche alla luce delle recenti frane succedutesi in zona.
La sicurezza e gli aspetti idrogeologici del progetto verranno affrontati sabato 23 dalle 10 alle 12.30 presso il Circolo surf di Torbole.
RELATORI:
La conferenza sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook del Coordinamento: https://www.facebook.com/profile.php?id=61555562326262
Non solo impatto ambientale e sicurezza. Al centro delle polemiche ci sono anche i costi della ciclovia.
Costi fuori controllo. Addirittura triplicati rispetto alle previsioni iniziali. Senza contare le spese di manutenzione, che nessuno ha preventivato e che saranno ingentissime vista l‘elevata fragilità geologica del contesto in cui è inserita l’opera. La ciclovia del Garda è sempre più nell’occhio del ciclone, constestata per l’impatto ambientale e paesaggistico, per ragioni di sicurezza e, appunto, per i costi.
Il tratto di 2,3 km a Torri del Benaco, in località Brancolino (contestato per il taglio dei cipressi, leggi qui), è in appalto per 17,3 milioni.
Un altro tratto contestatissimo per i costi stellari è quello compreso tra la Galleria delle Limniadi, a Riva, e il confine provinciale con Limone, la cosiddetta «Unità funzionale 3.1» attualmente in costruzione, una delle porzioni di ciclovia più costose: 2,6 milioni per soli 100 metri. Rapportato ad 1 km di opera corrisponde a 26 milioni di euro, più di un viadotto autostradale. Una spesa folle che ha indotto il Coordinamento a presentare un ricorso alla Corte dei Conti.
Ma quanto costerà l’intero anello? Nel 2017 si ipotizzava, per realizzare il percorso di 166 km attorno al Garda, un spesa di 344 milioni. Ma secondo Paolo Ciresa, esperto di diritto amministrativo del Comitato Mobilità Sostenibile, in base alle spese effettivamente approvate per i tratti già appaltati, la ciclovia avrà un costo probabile di 1 miliardo e 118 milioni di euro.
Cifra mastodontica che potrebbe lievitare ancora, viste le tante variabili e le difficoltà tecniche (il tratto bresciano tra Gardone e Limone, per dire, non è neppure progettato).