Territorio

Sanificazione delle barche per fermare l’invasione aliena

Prende il via anche in Regione Lombardia, su iniziativa del consigliere Floriano Massardi, l’iter del progetto di legge regionale (lo puoi scaricare qui) sulla sanificazione delle carene e dei motori della barche che arrivano sul Garda da altri bacini, con l’obiettivo di proteggere l’ecosistema locale dall’invasione di specie non autoctone.

La norma, auspicata da tempo, è stata illustrata a Salò, nella sede della Comunità del Garda. Presenti tanti sindaci del lago, il consigliere regionale veneto Enrico Corsi, l’Unione pescatori Bresciani, la Guardia Costiera e il vicepresidente della Comunità, Filippo Gavazzoni, che ne è promotore. La proposta di legge è già stata recepita della Regione Veneto ed ora l’iter viene avviato in Lombardia come in Trentino. L’obiettivo, tempi della burocrazia permettendo, è rendere operativa la legge entro l’estate del 2025.

 

Massardi: “Specie aliene rischio per la biodiversità”

«La norma – spiega Massardi – è finalizzata a fermare la contaminazione di “specie aliene”, che è la principale causa di estinzione di specie autoctone e di rischio per la biodiversità».

«Sono estremamente felice – ha continuato Massardi – di presentare questa iniziativa, raccogliendo le istanze del territorio gardesano, che prevede l’obbligatorietà della “sanificazione” delle carene e motori dei natanti provenienti da bacini extra Lago di Garda, nazionali e internazionali, così come richiesto nel “Contratto di lago” proposto dalla Comunità del Garda e firmato nel 2019 da tutti i Sindaci gardesani, finalizzata a fermare la contaminazione di specie aliene (censite ad oggi ben 43) che è la principale causa di estinzione di specie autoctone e rischio per la biodiversità».

Il vicepresidente della Comunità del Garda Filippo Gavazzoni e il consigliere regionale lombardo Floriano Massardi.

 

La prima legge del genere in Italia

Sarà la prima legge di questo tipo in Italia. Ma va detto che il nostro paese è parecchio in ritardo rispetto al resto d’Europa, dove in numerosi laghi è obbligatorio da tempo, prima di varare le barche che arrivano da altri bacini, sanificare le carene e i motori per evitare bio-contaminazioni.

Sul Garda, il lago più bio-contaminato d’Italia, è un’esigenza manifestata da tempo.

Nel Garda 43 specie “aliene”

Il Benaco conta ben 43 specie acquatiche alloctone, cioè aliene, provenienti da altri territori, colonizzatrici (23 pesci, 16 invertebrati, 3 macrofite e una macroalga). L’ultimo arrivo, accertato nel 2022, è stato quello della «Dreissena bugensis», un mollusco che arriva dal Mar Nero. È una specie altamente invasiva: sul lago di Costanza è stata in grado di soppiantare anche le specie aliene precedentemente presenti, colonizzando velocemente l’intero ambiente.

Questa ed altre specie aliene sono state portate qui tramite carene, motori, ancore, cime o acque di sentina contaminate provenienti da altri bacini. È una storia vecchia. Le prime specie alloctone arrivarono sul Garda con le prime barche dei turisti stranieri già negli anni ‘50. Eradicarle è impossibile, ma quanto meno la sanificazione delle barche eviterà nuove invasioni, sempre più probabili in un mondo globalizzato.

Come avviene la sanificazione?

La sanificazione avviene con una semplice idropulitrice, tramite un getto d’acqua ad alta temperatura, senza l’utilizzo di detergenti e sostanze chimiche. Le acque di scolo della sanificazione dovranno ovviamente essere scaricate in un tombino collegato alla rete fognaria. È un’operazione semplice, che richiede 10 minuti e per la quale tutti i porti e le marine del lago sono già attrezzate.

I costi: 20 euro per le barche fino a 12 metri, 40 per quelle tra i 12 e i 24 metri e 70 per i natanti oltre i 24 metri. Ad operazione conclusa il natante otterrà un apposito contrassegno che certifica l’avvenuta sanificazione. Per chi non sarà provvisto sono previste multe oltre i 2mila euro.

La sanificazione carene e motori rappresenta l’unica soluzione possibile, incoraggiata dalla comunità scientifica, per arginare questo fenomeno e proteggere la biodiversità, soprattutto nei laghi, che sono gli ecosistemi più a rischio.

Cosa genererà questo provvedimento? Consapevolezza verso la tutela del Lago di Garda, comunicazione della promozione turistica e della destinazione (un ambiente tutelato risulta sempre maggiormente attrattivo, ora e soprattutto in futuro), controllo numerico natanti e prima vera valutazione della pressione che si genera sul Lago di Garda, primo in Italia ad adottare un provvedimento che farà da capo-fila per altre realtà.

 

 

Share
Published by
GardaPost