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Mafia a Desenzano, qual è la posizione dell’Amministrazione?

«Recentemente- scrivono i Consiglieri Comunali della Coalizione per Desenzano – il tema è tornato al centro della discussione in seguito ad una affermazione di Marisa Laurito durante la trasmissione “La confessione” su Rai3. La risposta dell’assessore Avanzi è stata di negazione totale del problema, mentre il sindaco ha tenuto una posizione ondivaga.

L’interpellanza (la puoi scaricare qui) parte dal ricordare come nel 2021, con scelta unanime di consiglio e giunta, il comune di Desenzano aderì all’associazione di Enti Locali Avviso Pubblico, in prima linea per la lotta alla legalità. La richiesta vuol fare emergere quale sia l’indirizzo dell’amministrazione, se vi sia la volontà di impegnarsi sul tema, sui diversi versanti: culturale, la gestione dei beni confiscati e il doveroso supporto e coordinamento con le forze dell’ordine e la magistratura.

«La signora Laurito ha sicuramente usato dei termini eccessivi – dichiara il consigliere Palmerini – non ha senso fare classifiche sulla questione dell’infiltrazione mafiosa, ma il fenomeno a Desenzano esiste da tempo, è dimostrato da relazioni, indagini e sentenze e confermato recentemente anche da sua Eccellenza il Prefetto. Un amministratore non può voltarsi dall’altra parte, negare il fenomeno come fatto dall’assessore alla sicurezza e cultura Avanzi.»

«Ricordo con piacere quando nel 2019 – aggiunge il consigliere Comini – il Comune di Desenzano, insieme a Garda Sociale, fu in prima linea sul tema della costruzione di una cultura della legalità con il progetto Legami Leali. Dopo quello, nonostante la meritoria adesione all’associazione Avviso Pubblico, più nulla. Nella nostra interpellanza, quindi, chiediamo all’amministrazione comunale quali siano le iniziative che intende intraprendere per contrastare il fenomeno mafioso, partendo proprio dalla parte educativa e culturale, dai giovani e dalle scuole, competenza degli assessori Avanzi e De Gasperi.»

«Sollecitiamo – continua la consigliera Gabusi – un coordinamento con le forze dell’ordine e la magistratura per contrasto e repressione, oltre all’utilizzo dei beni sequestrati a fini sociali, una restituzione alla collettività di quanto le mafie hanno sottratto. Su quest’ultimo punto ci risultano 6 beni già in gestione all’amministrazione comunale sui 13 totali che risultano dal censimento 2022 dell’Università degli Studi di Milano. Chiediamo all’amministrazione un aggiornamento sulla situazione e sollecitiamo un impegno nella richiesta di nuovi beni.»

«Ci aspettiamo delle parole chiare dal sindaco e dall’amministrazione comunale – afferma il consigliere Terzi – mentre l’assessore alla sicurezza Avanzi negava il problema, venendo poi giustamente ridicolizzato in diretta nazionale su Radio Capital, il sindaco ha tenuto una posizione ondivaga, prima paventando denunce a Marisa Laurito, poi facendo sfoggio di anti-mafia su TeleTutto, nei fatti sconfessando il suo assessore. La lotta alla mafia è un tema troppo serio, servono parole forti e chiare da chi governa il territorio, primo presidio di legalità, oltre ad azioni concrete che sollecitiamo nella nostra interpellanza.»

«Mi colpisce come questa amministrazione – conclude la consigliera Papa – nonostante alcuni progetti virtuosi come Legami leali, non dia continuità alle azioni intraprese. Non si crea una mentalità, non si costruiscono relazioni corrette senza un impegno quotidiano. Si aderisce alla rete degli enti locali Avviso pubblico, ma poi non si fa niente. Ci troviamo davanti ad un’amministrazione di facciata dietro cui c’è il vuoto, così vuoto che lo stesso assessore alla sicurezza e alla cultura, cui competerebbe dare seguito agli impegni presi, reagisce negando il problema e prendendosela verso chi lo solleva. Chi fa più male all’immagine di Desenzano? Chi nasconde la polvere sotto il tappeto o chi continua ad annodare legami leali?»

 

 

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GardaPost