Vasco abbraccia il suo popolo al Vittoriale
GARDONE RIVIERA - Oggi, mercoledì 17, il presidente della Fondazione dannunziana Giordano Bruno Guerri, ha consegnato alla rockstar Vasco Rossi il Premio del Vittoriale.
Folla al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera per la consegna a Vasco Rossi del XV Premio del Vittoriale, conferito dalla Fondazione a personalità di spicco nei più disparati ambiti del sapere – dal cinema alla scienza, dalla musica alla medicina – che abbiano lasciato, e continuino a lasciare, una traccia importante del loro operato.
Dopo aver visitato la cittadella dannunziana con una guida d’eccezione, il presidente della Fondazione Il Vittoriale Giordano Bruno Guerri, Vaso ha tenuto banco nella cerimonia di consegna del premio, alle 17 in un anfiteatro gremito (1500 i posti prenotati dai fan; altre 8mila le richieste che non si è potuto soddisfare).
«Questo è il mio popolo», ha detto Vasco davanti ai fan osannanti.
Incalzato dal presidente Guerri, Vasco ha intrattenuto il pubblico con una bella e schietta chiacchierata. «Vengo qui ogni tanto, in una località segreta – ha scherzato (come noto il cantante soggiorna ogni anno nella beauty farm Villa Paradiso di Gardone Riviera) – e faccio le mie passeggiate nei dintorni. Ho sempre pensato che sarebbe stato bello poter visitare il Vittoriale, ma evidentemente non era una cosa possibile. Finalmente ne ho avuto la possibilità, accompagnato dal presidente Guerri».
«Come scrive le sue canzoni Vasco Rossi?», ha chiesto Guerri. «La canzone d’autore – dice Vasco – è una forma d’arte che si avvicina molto alla poesia. Per scrivere devo essere in una dimensione senza tempo, senza orari. Strimpello e ascolto le mie emozioni. La prole vengono da sole. La canzoni sono come fotografie di un’emozione, non sono solo canzonette».
Il premio del Vittoriale
Poi la consegna del Premio del Vittoriale. «Così come Bob Dylan ha ricevuto il Nobel – ha detto il cantante – Vasco riceve il Premio del Vittoriale».
Questa la motivazione del riconoscimento: “A Vasco che nel viaggio della vita e nella musica ha inventato la definizione di ‘supervissuto’. Ha costruito un genere, quello del rock italiano, adattando metrica, linguaggio e temi. Rompendo ogni schema, ha sempre avuto il coraggio di osare e sfidare il tempo restando fedele a se stesso. Un ribelle gentile, capace di mantenere intatta la passione, di incantare generazioni, specchiarsi nelle proprie ombre e tornare alla luce usando la bussola dell’audacia”.
Vasco è ora atteso dal suo tour a giugno, già tutto esaurito: 7 SuperEventi a Milano, stadio San Siro, e gran finale a Bari, stadio San Nicola, con 4 concerti consecutivi.
«Il tour dell’anno scorso – ha detto la rockstar – ha presentato una scaletta intima, dedicata alle donne. Quest’anno sarà più attenta aò sociale, più dura, più incazzata».
Prima di salutare i fan Vasco ha recitato «La pioggia nel pineto di Gabriele d’Annunzio».
Il Premio del Vittoriale, istituito nel 2011, è un riconoscimento annuale finora assegnato a:
- Ermanno Olmi,
- Paolo Conte,
- Umberto Veronesi,
- Giorgio Albertazzi,
- Alberto Arbasino,
- Ida Magli,
- Riccardo Muti,
- Piero Angela,
- Samantha Cristoforetti,
- Marco Bellocchio
- Sergio Castellitto
- Mario Botta
- Nicola Crocetti
- Vasco Rossi
Ai vincitori viene donata un’opera di Mimmo Paladino, la riproduzione del cavallo blu che domina l’Anfiteatro del Vittoriale, completato lo scorso anno con la pavimentazione in marmo rosso veronese, secondo il desiderio di Gabriele d’Annunzio.
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