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L’Ateneo di Salò apre le porte per il 460° compleanno

Il programma prevede alle 15 l’apertura della sede e la visita della biblioteca e dell’archivio.

Alle 16.30 concerto per voce e piano con Gerardo Chimini (pianoforte), Luisa Bentivoglio (soprano) e Cristina Klein (soprano). L’iniziativa sarà l’occasione per la presentazione del fondo Pasini, recentemente acquisito dall’Ateneo di Salò.

 

L’Ateneo di Salò

L’Ateneo di Salò (www.ateneodisalo.com), oggi presieduto da Andrea Crescini, è l’istituzione culturale più longeva dell’intera area benacense, una delle più antiche di Lombardia, Veneto e Trentino.

Nato il 25 dicembre 1810 per decreto, è l’erede diretto, senza soluzione di continuità, dell’Accademia degli “Unanimi” istituita a Salò il 20 maggio 1564, giorno consacrato a S. Bernardino da Siena. La fondazione del cenacolo è attribuita al letterato salodiano Giuseppe Meio (o Milio), detto Voltolina, e ad altri 18 giovani.

La Biblioteca dell’Ateneo può vantare una eccezionale collezione libraria. Nei suoi archivi, autentica miniera culturale, si conservano oltre 25mila volumi, manoscritti del ‘200, codici, incunaboli, 1504 cinquecentine, edizioni stampate all’inizio del ‘500 dallo stampatore Paganino Paganini a Messaga (Toscolano), documenti della Magnifica Patria.

Nomi di larga risonanza hanno contribuito a mantenere accesa la tradizione delle Memorie: d’Annunzio e l’architetto Giancarlo Maroni, Ugo da Como, gli accademici d’Italia Angelo Zanelli scultore e Emilio Bianchi scienziato e astronomo, il pittore Angelo Landi, l’agronomo Arturo Marescalchi, il radiologo Pier Luigi Valdini, i concertisti e musicologi marco Enrico Bossi e Giacomo Benvenuti.

Il Palazzo della Cultura di via Leonesio a Salò.

 

 

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GardaPost