E’ stata scoperta la targa, all’entrata della struttura, venerdi 24 maggio alla presenza delle autorità cittadine, del consigliere regionale Stefano Valdegamberi, della vedova Ornella e del figlio Alberto, dei parenti, amici, colleghi di lavoro, associazioni di volontariato, degli alpini, degli anziani, e di tantissimi cittadini di Pacengo che hanno voluto bene e molto stimato Fabio Marinoni nei lunghi anni di mandato nella giunta comunale di Lazise.
Commovente la partecipazione dei bambini della scuola materna Mater Amabilis, cui Marinoni era molto legato , in particolare all’asilo nido “Il Trenino”, una delle sue creature nel corso del mandato di giunta. A Fabio i bambini hanno dedicato una preghiera con il lancio in cielo dei palloncini colorati. Un lunghissimo applauso fino al cielo. Ad aprire la giornata è stato Andrea Manganotto che ha cantato una canzone del compianto Lucio Dalla: Caro amico ti scrivo…
E ad aprire le celebrazioni è stato il sindaco Damiano Bergamini che con grande commozione ha ricordato l’amico e collega Fabio Marinoni deceduto nell’ottobre 2015 a seguito di una forte complicazione cardiaca.
“Uomo del fare e dell’amore per la sua terra, per la sua gente e per i suoi valori – ha esordito Damiano Bergamini – impegnandosi nell’azione amministrativa come un missionario, ovvero per servizio e non per tornaconto personale. Sempre pronto ad agire per il bene comune, prendendosi responsabilità e decisioni unicamente per la comunità di Lazise. Un esempio tangibile del suo impegno è lo stabile che oggi dedichiamo a lui, proprio ad imperituro esempio anche per le nuove generazioni.”
Toccante il ricordo espresso delle parole dell’allora sindaco Renzo Franceschini che ha dipinto Fabio Marinoni come uomo dell’unione, del gruppo, del lavorare insieme per un unico importante risultato per la comunità lacisiense.
“Deciso è convinto in ogni suo passaggio- ha sottolineato Franceschini – perchè ha sempre interpretato il suo mandato come “servizio” a tutto campo per la sua comunità.”
“Fabio è stato per me come un fratello – ha soggiunto l’ex assessore Diego Adami – e con lui ho passato notti di dialogo, di impegno, di ricerca per il bene della comunità. Ha speso benissimo tutti i suoi talenti e la presenza numerosissima oggi lo dimostra ampiamente. “
“Lo zio Fabio aveva deciso di fare l’amministratore comunale e di farlo bene – ha spiegato la nipote Sabrina Marinoni – come del resto era suo stile fare ogni cosa. L’amore incondizionato per Pacengo, per la sua gente, per il suo territorio, per le sue bellezze lo ha espresso fino al suo ultimo respiro. Grati noi tutti per la determinazione del sindaco Damiano Bergamini e l’amministrazione tutta per la intitolazione di questo polo che è diventato un luogo di incontro e scambio per associazioni, famiglie, giovani, bambini, anziani e della università della terza età.”
“Nel suo impegno di politico ed amministratore locale, Fabio, non si è mai tirato indietro – ha concluso il consigliere regionale Valdegamberi – anzi mi ha sempre pungolato e manifestato le esigenze del territorio. Come Regione del Veneto lo abbiamo sempre sostenuto anche con apporti finanziari destinati alla realizzazione di opere pubbliche per Lazise e per le frazioni. Un uomo che ha saputo fare bene con il bene.”
SB