Per Salò è un’operazione rilevante per due motivi. Intanto perché viene recuperato un palazzo quattrocentesco, blasonata dimora nobiliare che fu casa natale di Gerolamo Fantoni, medico vissuto nel ‘500 e fondatore dell’Opera Pia Commissaria Fantoni, istituita per mantenere agli studi i giovani della Magnifica Patria e tutt’ora proprietaria del palazzo (il Cda, di nomina comunale, è presieduto da Luciano Bianchi).
In secondo luogo perché mantiene sul proprio territorio una realtà importante come Garda Sociale, l’azienda speciale consortile dei 22 Comuni dell’Ambito 11 del Garda presieduta dalla sindaca di Sirmione Luisa Lavelli e diretta da Davide Boglioni.
Garda Sociale eroga per conto dei Comuni numerosi servizi di carattere sociale e socio sanitario rivolti ad anziani, famiglie, minori, disabili e portatori di handicap, con competenze anche sulle problematiche collegate alle tossicodipendenze e all’immigrazione.
È una realtà con un bilancio da 12 milioni di euro e 40 dipendenti, più 150 collaboratori delle varie cooperative. I suoi uffici, ora alla Croce Rossa di Salò, presto occuperanno dunque i rinnovati spazi che fino al 2018 ospitavano l’Ateneo, il Museo del Nastro Azzurro e il Centro Studi Rsi (ora al Palazzo della cultura).
«Era importante – ha sottolineato il sindaco Giampiero Cipani – che Garda Sociale restasse a Salò, vicina alla zona più disagiata dell’Ambito 11, l’alto Garda».
I quattro piani del palazzo, recuperati su progetto dello Studio 70% Architettura di Villanuova, sono concessi a Garda Sociale in comodato per 25 anni, a fronte di un investimento da parte dell’azienda di 300mila euro.
Soddisfatti la presidente Lavelli («L’obiettivo è garantire l’accesso a servizi sociali di qualità anche ai piccoli comuni con difficoltà di bilancio») e il suo predecessore Stefano Visconti, che aveva dato il via all’operazione («Coroniamo un percorso nato nel 2005 per garantire servizi sociali dignitosi a tutti»).
Il sindaco di Salò Giampiero Cipani: «Oggi si conclude un percorso amministrativo iniziato molti anni fa dalle mie amministrazioni. Palazzo Fantoni necessitava di interventi strutturali e manutentivi molto importanti e costosi. L’idea della Amministrazione Comunale, condivisa e supportata dalla governance della Fondazione Commissaria Fantoni proprietaria di questo immobile, fu inizialmente quella di intervenire per dare a questo edificio una destinazione “sociale” prestigiosa.
Nella vecchia biblioteca, restaurata grazie anche a finanziamenti sovracomunali, ha trovato posto la sede del CAI (ne abbiamo scritto qui) , un’associazione che vanta centinaia di iscritti e che interessa un vasto territorio che fa riferimento alla nostra Città.
Nel resto del Palazzo Fantoni – continua il sindaco -, invece, grazie ad una convenzione stipulata nell’aprile 2021, ha trovato la propria sede il Gardasociale».