Gaino, il progetto di un centro polifunzionale nelle ex scuole.

TOSCOLANO MADERNO - Un centro multifunzionale a servizio dei residenti della frazione nelle vecchie scuole di Gaino. Il progetto candidato ad un bando per il finanziamento.  

Un centro multifunzionale a servizio dei residenti. È quanto prevede il progetto di riqualificazione del vecchio plesso scolastico (qui la relazione) approvato dalla Giunta comunale del sindaco Chiara Chimini.

È un’opera da 700mila euro, per il cui finanziamento il Comune intende candidare l’intervento a un bando regionale (Strategia per l’area interna regionale Valsabbia ed Alto Garda), chiedendo un contributo di 600mila euro e garantendo una compartecipazione di 100mila.

Le ex scuole, edificate negli anni Cinquanta del secolo scorso a ridosso del centro storico della frazione collinare, in via Paolo Veronese, sono un immobile comunale inutilizzato da anni, con una superficie coperta di 372 mq cui si aggiungono 1.260 mq di area verde circostante.

 

Cosa prevede il progetto

L’intenzione è riqualificare l’immobile aggiornandolo anche dal punto di vista energetico, per farne un centro polifunzionale a servizio dei residenti di Gaino, con spazi adibiti ad ambulatorio medico-infermieristico, punto di ritrovo per le associazioni locali, sede del comitato di frazione eletto di recente e spazi multifunzione per servizi di supporto alla popolazione.

Le vecchie scuole rinasceranno dunque «con funzione socio-aggregativa – si annuncia nel progetto – al fine di rendere la frazione protagonista della vita civile».

Il fine ultimo, si legge ancora nella relazione che accompagna la delibera, è «promuovere il presidio del territorio e la partecipazione dal basso dei cittadini per migliorare la qualità della vita dei residenti, riqualificare il territorio, sviluppare il senso del bene comune e di appartenenza al territorio stesso per la cura dei luoghi e della comunità. Obiettivi e risultati attesi: riqualificare ed incrementare il patrimonio pubblico fruibile destinato all’edilizia residenziale sociale; rigenerazione del tessuto socio-economico; incrementare accessibilità e sicurezza dei luoghi; rifunzionalizzare spazi inutilizzati di proprietà pubblica; migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini».

 

I commenti sono chiusi.