“Ci ha colpito immediatamente la sobria eleganza di questa artista, che con l’essenziale arriva a trasmettere intensità, a ispirare curiosità e realizzare multipli livelli di lettura” dicono gli organizzatori.
Il suo lavoro è un figurativo che usa l’astrazione, poiché le figure vengono ritratte inondate di luce, in un vuoto spaziale che potrebbe essere ovunque, mentre la modernità dei tempi è riconoscibile grazie ad abbigliamento, costumi, accessori che appartengono a tutti noi.
Con poche pennellate di pittura ad olio – molto diluita e trattata quasi come un acquarello – Gasparini coglie atteggiamenti, relazioni, movimenti di folla e pensieri individuali: nel guardare le opere, l’istintiva identificazione e riconoscimento ci lega ad un’umanità che ci circonda e ci appartiene, restando libera nelle sue ampie possibilità.