Il video, postato sui social dal sindaco di Arco Alessandro Betta, è stato registrato nella giornata di ieri, mercoledì 26 giugno, poco dopo le cinque del mattino, poco sopra la frazione di Varignano, nel comune di Arco.
Aggiornamento: nei giorni successivi alla pubblicazione alla notizia è stato appurato che non si trattava del giardino di una casa ma di un piccolo campo utilizzato come orto-giardino senza alcuna abitazione.
La precisazione giunge dal gruppo Facebook “Convivere con orsi e lupi si può?” . L’amministratore Alessandro Ghezzer scrive: «Come al solito malafede e disinformazione a piene mani anche sull’avvistamento recente dell’orsa con tre cuccioli, filmata da una telecamera di sorveglianza in quello che sembra il giardino di una casa. Anche in questo caso coi soliti commenti demenziali e allarmistici sui social si sono sprecati (col classico “e se c’era un bambino?”… alle cinque di mattina…). Si dà il caso però che abbia individuato il luogo esatto dove è stato girato il video: si tratta di un piccolo campo utilizzato come orto-giardino senza alcuna abitazione, come si può vedere nelle immagini. Più a distanza ci sono poche case isolate lungo la strada tra i campi e i boschi. Quindi nessuna invasione ursina nei centri abitati come è stato fatto credere».
Proprio in questi giorni la gestione degli orsi in Trentino è sui tavoli ministeriali. Martedì pomeriggio a Roma c’è stato un nuovo confronto fra il ministro Pichetto Fratin ed il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Quest’ultimo ha portato all’attenzione del responsabile del ministero all’ambiente i recenti casi di avvistamenti in Val di Sole, fra cui quello dell’orso ripreso in pieno centro a Malé ed ha riproposto il tema dell’utilizzo dello spray anti orso, oggi concesso solo ai forestali.
“Con il ministro Pichetto Fratin – ha commentato Fugatti al termine dell’incontro – abbiamo parlato della possibilità di ampliare l’utilizzo dello spray anti-orso non solo, come è adesso, al corpo forestale, ma anche a tutti i corpi della Protezione Civile e delle Forze dell’ordine. Noi vorremmo oggettivamente anche fare di più, aprendo questa possibilità a tutta la cittadinanza, ma sappiamo che dalla legge italiana considera lo spray un’arma. Sarà necessario pertanto affrontare dobbiamo questo percorso per gradi”.
Temi, in altre parole, che coinvolgono più livelli istituzionali. “Ora – conferma Fugatti – si dovrà discutere anche con il ministero dell’Interno, come abbiamo già fatto nei mesi scorsi. Non partiamo ora, insomma, ma possiamo dire di aver notato una giusta sensibilità da parte del ministro”.
Il presidente Fugatti ha fatto presente che “c’è un numero sicuramente maggiore di orsi rispetto a quanto preventivato; un numero ritenuto eccessivo che crea forte preoccupazione “Gli ultimi casi di Caldes e Malè, con la presenza dell’orso in mezzo al paese hanno, comprensibilmente e giustamente, fatto ulteriormente salire il livello di paura da parte della popolazione che adesso è esasperata.
Quindi le istituzioni, la Provincia in primis, devono cercare di mettere in atto le azioni che servono fare per dare sicurezza ai cittadini: è un percorso difficile, perché fuori dal Trentino la cosa non è compresa. Però passi avanti ne sono stati fatti negli ultimi mesi, con il governo in carica, e crediamo che sia un percorso con il quale riusciremo ad affrontare questa problematica”.