Dopo le dimissioni di 7 consiglieri San Felice verso il commissariamento

SAN FELICE DEL BENACO – Consiglio comunale verso lo scioglimento dopo la dimissione dei consiglieri di maggioranza. La stessa sindaca ammette: «Possibile condizione di incandidabilità».

Dopo le dimissioni di 7 consiglieri di maggioranza su 8 (Simona Robusti, Nicolò Baccolo, Alberto Rosina, Marzia Manovali, Simona Tommasi, Elda Cortinovis e Pier Angelo Magagnini; l’unico a non dimettersi è Dario Lavelli) il Comune va verso il commissariamento.

Dopo lunghi giorni di incertezze, con il Consiglio comunale eletto lo scorso 8 e 9 giugno che non si era ancora radunato per la prima seduta e la Giunta comunale non ancora formata (qui le preoccupazioni della minoranza per la paralisi amministrativa ), sabato si sono registrate le dimissioni in massa dei consiglieri di maggioranza della Lista Civica Obiettivo San Felice.

Il comunicato dei Consiglieri dimissionari

«Gentili Cittadini di San Felice, ci troviamo di fronte ad un epilogo inatteso di queste elezioni che ci hanno visto raccogliere la maggioranza dei consensi, investendoci della responsabilità di governare per imprimere una svolta positiva nel Comune e determinare un cambiamento rispetto al passato.

Con pari responsabilità approcciamo e valutiamo la situazione odierna rappresentata da una possibile causa di ineleggibilità, non palese né tantomeno certa, a carico del nostro Sindaco, manifestatasi solamente durante gli approfondimenti tecnico-legali da lei promossi, ed effettuati dalle autorità competenti prima dell’insediamento del Consiglio Comunale.

Consapevoli che eventuali contestazioni possono aprire fronti giudiziari con ripercussioni sull’operatività di tutti gli organi comunali, paralizzando di fatto l’apparato amministrativo con il conseguente allontanamento dagli obbiettivi di riforma e di crescita affermati in campagna elettorale, con grande rammarico abbiamo deciso di rassegnare le nostre dimissioni da consiglieri comunali con effetto immediato.

Questo gesto non è un atto di resa ma una presa di posizione contro chi cerca di gettare discredito sulla nostra amministrazione, con l’auspicio che questo nostro passo, possa contribuire a ristabilire la dovuta e necessaria serenità».

L’ex sindaca ammette una possibile condizione di incandidabilità

Ieri è intervenuta in via ufficiale anche l’ormai ex sindaca Lorenza Baccolo che ammette una «possibile condizione di incandidabilità». Questo il suo comunicato:

«Cari Concittadini, dopo giorni di attacchi su ogni fronte, dove sono state accampate le più disparate ipotesi sulle motivazioni della mancata convocazione del Consiglio Comunale, desidero precisare che a seguito dei controlli da me promossi per la verifica dei requisiti individuali di ciascun eletto, è emersa una fattispecie di dubbia interpretazione a mio carico circa la sussistenza di una possibile condizione di incandidabilità, che se sollevata, potrebbe dare corso a iter legali e aver ripercussioni sull’andamento del mandato.

Alla luce degli ultimi risvolti mediatici e nell’ottica di fornire un contributo alla serenità delle dinamiche createsi, ringrazio i consiglieri di maggioranza per l’atto di forza fatto nel dare le dimissioni come forma di sostegno alla mia persona.

“Allo spirito della nostra epoca piace l’eccesso nei toni, nelle linee nel pensiero. Pensare, invece, è armonia nel nostro intimo”.

Con semplicità e con l’etica del rispetto per le istituzioni i consiglieri di maggioranza hanno deciso di fare un passo indietro. Sono profondamente grata ai Consiglieri per il loro supporto e per la loro decisione di dimettersi in segno di solidarietà.

Questo gesto dimostra la coesione e l’unità del nostro gruppo di lavoro, e ci sprona al rispetto per i diritti e il benessere della nostra comunità. Ringrazio la cittadinanza per il continuo supporto e la comprensione durante questo periodo di transizione. Restiamo impegnati nel perseguire i migliori interessi del nostro comune e dei suoi cittadini».

Lorenza Baccolo.

 

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