Il Comune di San Felice affidato al commissario Anna Frizzante

SAN FELICE DEL BENACO - Al Viceprefetto aggiunto, dott.ssa Anna Frizzante, sono attribuiti dalla legge i poteri del Consiglio comunale, della Giunta e del sindaco.

San Felice è ufficialmente un comune commissariato. Il Prefetto di Brescia Maria Rosara Laganà ha sospeso in data odierna, martedì 23 luglio, il Consiglio comunale e ha nominato Commissario il viceprefetto aggiunto, Anna Frizzante.

Questo il comunicato della Prefettura: «A seguito delle dimissioni di sette dei dodici Consiglieri comunali (ne avevamo scritto qui), il Prefetto della provincia di Brescia, dott.ssa Maria Rosara Laganà, ha sospeso in data odierna il Consiglio Comunale di San Felice del Benaco ed ha nominato Commissario per la provvisoria gestione dell’Ente locale il Viceprefetto Aggiunto, dott.ssa Anna Frizzante, in servizio presso la Prefettura di Brescia con l’incarico di Vicecapo di Gabinetto e subCommissario, con funzioni vicarie, il dott. Giuseppe La Corte, Funzionario Amministrativo presso questa Prefettura.

Al Viceprefetto Aggiunto, dott.ssa Anna Frizzante, sono attribuiti dalla legge i poteri del Consiglio Comunale, della Giunta e del Sindaco.

Contestualmente il sig. Prefetto ha provveduto ad inoltrare al Ministero la proposta di scioglimento del Consiglio Comunale, provvedimento di competenza esclusiva del Sig. Presidente della Repubblica».

Il commissario dovrà traghettare il Comune fino alla prossima tornata di elezioni amministrative.

Lorenza Baccolo.

 

Nei giorni scorsi sulla vicenda era intervenuta anche l’ormai ex sindaca Lorenza Baccolo, ammettendo una «possibile condizione di incandidabilità».

«Cari Concittadini  aveva scritto Baccolo – , dopo giorni di attacchi su ogni fronte, dove sono state accampate le più disparate ipotesi sulle motivazioni della mancata convocazione del Consiglio Comunale, desidero precisare che a seguito dei controlli da me promossi per la verifica dei requisiti individuali di ciascun eletto, è emersa una fattispecie di dubbia interpretazione a mio carico circa la sussistenza di una possibile condizione di incandidabilità, che se sollevata, potrebbe dare corso a iter legali e aver ripercussioni sull’andamento del mandato».

 

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