Nella serata di ieri, v enerdì 9 agosto, tre persone, due uomini e una donna, si sono recati a cena presso il noto bar-ristorante “Caffè Centrale” di Peschiera del Garda, dove hanno consumato una generosa cena, godendo della bella serata e delle bellezze del centro città.
Ad un certo punto della serata, e precisamente all’approssimarsi della mezzanotte, il loro atteggiamento ha insospettito il personale di servizio e il titolare che, intuendo avessero l’intenzione di svignarsela senza pagare, anche perché uno del terzetto si era già allontanato, richiedevano l’intervento del 112, tenendoli comunque sempre sott’occhio.
L’intervento dei carabinieri
Tempestivamente sul posto è giunta una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Peschiera del Garda, già impegnata nel controllo del territorio, che procedeva a identificare i due avventori i quali, però, erano sprovvisti dei documenti di identità, quindi declinavano solo oralmente le loro generalità.
In merito al pagamento, i due tentavano di giustificarsi asserendo che avrebbero pagato facendo fare dei bonifici immediati a dei loro conoscenti, tentativi che non andavano a buon fine. A tal punto i militari hanno ricostruito il fatto, acclarando che i tre, in effetti, avevano l’intenzione e hanno tentato più volte di filarsela senza pagare; per tale ragione i due sono stati portati in caserma per i conseguenti accertamenti, durante i quali la donna, che al ristorante aveva fornito delle generalità, messa alle strette, esibiva il proprio documento di identità in cui risultavano dati diversi rispetto a quelli declinati in precedenza.
La donna già nota alla forze dell’ordine
A seguito degli ulteriori approfondimenti sulla identità della donna, i militari scoprivano che, tra l’altro, la stessa era sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria presso un Comando Arma della provincia di Bergamo.
La 49enne, italiana, residente nella bergamasca e già nota alle forze dell’ordine, è stata arrestata in flagranza di reato in quanto, in fase di identificazione personale, ha fornito ai Carabinieri false attestazioni sulla propria identità.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Verona, è stata trattenuta presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Peschiera e nella mattinata odierna, su disposizione della predetta Autorità Giudiziaria, è stata condotta innanzi al Giudice del Tribunale di Verona per la convalida dell’arresto (patteggiamento a sei mesi, con pena sospesa).
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