Nella mattinata di ieri, 13.08.2024, un uomo e una donna, due italiani già noti alle forze dell’ordine, rispettivamente di 55 e 46 anni, sono stati arrestati dai militari della Compagnia Carabinieri di Verona, perché destinatari di urgente provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Verona su richiesta della locale Procura della Repubblica, in quanto gravemente indiziati di atti persecutori e lesioni personali aggravate.
Nel corso delle ultime settimane, un 48enne italiano, ex compagno della donna arrestata con la quale ha un figlio di 4 anni, ha subito una vera e propria odissea di violenza, costellata da persecuzioni, minacce esplicite ed aggressioni fisiche, mediante le quali la donna, madre non affidataria del figlio, ha tentato di obbligare l’uomo a consegnargli il bambino con la forza, grazie anche al supporto attivo del nuovo convivente, che partecipava attivamente alle aggressioni. Peraltro, uno di questi episodi è avvenuto sotto gli occhi del bambino.
Una escalation a dir poco raccapricciante, iniziata con minacce di mandare sicari per “squagliarlo vivo”, o di “farlo saltare in aria” e di “bruciarlo con l’acido”, poi sfociate in vere e proprie aggressioni fisiche premeditate ed estremamente pericolose, come il “vitriolage” sul collo e sulle spalle, ovvero l’aggressione con l’acido patita domenica sera nelle vicinanze della sua abitazione e che fortunatamente non lo ha sfregiato permanentemente, seguita da una successiva aggressione con un punteruolo, avvenuta ieri mentre la vittima usciva dall’abitazione della madre dove aveva cercato riparo, che gli è costata ferite lievi al busto, oltre alla rimozione in ospedale dell’arma bianca, rimasta conficcata nell’arto dopo la violenza.
L’intervento e le conseguenti attività di indagini compiute dai Carabinieri, nel corso degli ultimi due giorni, hanno permesso di delineare un consistente quadro indiziario a carico degli indagati. Infatti, l’accurata ricostruzione dell’intera dinamica ha permesso di richiedere un immediato provvedimento di misura cautelare per la coppia; ieri pomeriggio i due, al termine di una mirata attività di ricerca avviata a seguito dell’ultima aggressione, sono stati rintracciati nei comuni di San Giovanni Lupatoto e Albaredo d’Adige e, subito, tratti in arresto per poi essere tradotti presso il carcere scaligero di Montorio a disposizione della Autorità Giudiziaria.