Tre morti in un mese, a Punta Lido barriere fisiche per la sicurezza
RIVA DEL GARDA - Causa la scarsa osservanza del divieto di balneazione, e alla luce del tragico fatto di qualche giorno fa, l’amministrazione comunale ha posizionato oggi a Punta Lido delle barriere fisiche.
«Una scelta forte – fa sapere il Comune di Riva del Garda – , che si giustifica con la pericolosità, purtroppo confermata dai fatti, della balneazione in quel tratto della spiaggia, e che si aggiunge alla recente implementazione di una nuova cartellonistica di maggiore impatto visivo».
«Sappiamo che la competenza sarebbe dei Bacini Montani – spiega l’assessore Luca Grazioli – e ci rendiamo anche conto che si tratta di una soluzione forte, ma abbiamo verificato come il divieto di balneazione sia sistematicamente ignorato, e come amministrazione non possiamo tollerare una situazione di un tale rischio. Abbiamo deciso di intervenire in modo efficace, e questa è risultata l’unica soluzione fattibile, condivisa da Spiagge Sicure.
In via provvisoria – continua l’assessore – abbiamo installato delle reti da cantiere, valuteremo poi, oltre alla loro efficacia, se sostituirle o se mantenerle solo nel periodo estivo. Abbiamo installato anche altri cartelli, uno anche sulla spiaggetta, perché, davvero, fare il bagno in quella zona è troppo pericoloso e, semplicemente, non lo si deve fare».
Il provvedimento giunge dopo l’annegamento di Sing Tarandeep, 27 anni, morto due giorni fa (leggi qui).
Nella stessa zona, a luglio, sono morti Hanna Shabratska ed il figlio Alex Oleksiy (leggi qui).
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