Desenzano del Garda

Nuovo ospedale a Desenzano, le risposte dell’assessore Bertolaso

Lo rende il consigliere comunale di Movimento 5 Stelle e L’Altra Desenzano Andrea Spiller, nel seguente comunicato.

«Dopo mesi di attesa è arrivata alcuni giorni fa la risposta da parte dell’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso (la puoi scaricare qui) all’interrogazione presentata dai consiglieri Pollini (M5S) e Rosati (SI) in merito allo studio di fattibilità per il nuovo ospedale di Desenzano.

Si chiedeva conto di una serie di mancanze e criticità contenute nello studio, e della possibilità di rivederlo contemplando ipotesi alternative ed approfondendo alcuni aspetti trattati in modo sommario. Le risposte ricevute, come era prevedibile, non ci soddisfano, anzi sollevano tutta una serie di ulteriori interrogativi.

 

Spiller: “Perchè non farlo negli spazi della struttura esistente?”

Si chiedeva innanzitutto come mai non fosse stata presa in considerazione l’ipotesi di realizzare il nuovo ospedale negli spazi già occupati o attigui alla struttura esistente (parcheggi, spazi vuoti tra le strutture, aree di servizio oggi inutilizzate, etc..), senza andare a consumare suolo verde all’interno del PLIS, come invece prevede l’attuale studio di fattibilità.

Nella risposta l’Assessore sostiene che queste soluzioni alternative comporterebbero una frammentazione della struttura, ma non ne capiamo il motivo dato che la sola area oggi occupata dai parcheggi dipendenti avrebbe una superficie ben superiore a quella occupata dall’attuale ospedale consentendo quindi di valutare molteplici soluzioni e configurazioni per una eventuale nuova struttura adiacente a quella esistente, insomma lo spazio ci sarebbe, ben di più di quello disponibile nella “fossa” dove si vorrebbe invece andare a realizzare il nuovo ospedale.

La questione dei costi dei parcheggi interrati?

Viene contestato inoltre il costo per la realizzazione di parcheggi interrati, qualora quelli esistenti venissero occupati per la costruzione, ma ricordiamo all’Assessore che lo stesso progetto di ASST prevede addirittura di realizzare una parte dei parcheggi in un’area di 12500 m2 non di proprietà dell’azienda e quindi da acquistare a parte, anche questo avrebbe un costo non irrisorio, da sommare ai costi per la realizzazione dei parcheggi stessi, previsti anche dallo studio.

 

Valutare la ristrutturazione dell’esistente

In tutto questo manca poi una valutazione approfondita su possibili soluzioni per la ristrutturazione dell’esistente, soprattutto alla luce dei tanti esempi in corso di realizzazione su ospedali a noi vicini anche di dimensioni superiori a quello di Desenzano, e a costi nettamente più contenuti rispetto alla realizzazione ex-novo della struttura, come l’ospedale di Montichiari o Borgo Roma (Verona).

 

Quale futuro per l’attuale struttura?

Si chiedeva poi di specificare chiaramente nello studio quello che sarebbe stato il futuro della struttura dell’attuale ospedale qualora venisse abbandonata una volta realizzato il nuovo complesso.

La NON risposta è la seguente: “Le future destinazioni di impiego dell’edificio dismesso esulano dall’oggetto dello studio di fattibilità del nuovo ospedale, in quanto la sostituzione edilizia comporterà la cessazione di attività sanitarie nell’edificio esistente”.

E’ evidente – continua Spiller – che non c’è alcun interesse a dare risposte chiare lasciando spazio a qualsiasi genere di possibilità futura (tra cui ovviamente anche ipotesi speculative o di uso diverso da quello ospedaliero o sanitario).

 

La questione posti letto

Viene dato infine anche un cenno sulla riduzione dei posti letto previsti che da studio di fattibilità diventeranno 305 a fronte di 331 attualmente accreditati per l’ospedale di Desenzano. Unico aspetto positivo di questo documento un passaggio in cui si dice “Qualora si rivelasse opportuno, verranno approfondite ulteriormente le altre ipotesi”, che lascia spazio, ci auguriamo, a qualche spiraglio di revisione dello studio di fattibilità in direzione ben diversa da quella attualmente prevista.

Per arrivare a questo è tuttavia indispensabile che si attivi una ampia e compatta mobilitazione da parte di tutti i soggetti coinvolti e interessati alla questione, cittadini, medici, sindacati, operatori economici, comitati, associazioni e rappresentanti politici.

Da quanto sarà forte la nostra voce nei prossimi mesi – conclude il consigliere Spiller – dipenderà il futuro del nostro ospedale, tutti vogliamo un ospedale sicuro ed efficiente, ma non vogliamo ulteriore consumo di suolo e nuove speculazioni sul patrimonio di tutti».

L’ospedale di Desenzano del Garda.

 

 

 

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GardaPost