Peste suina, Europa approva strategia per fare muro contro virus

LOMBARDIA - Ordinanza del commissario alla Peste Suina, Giovanni Filippini, presentata nell’incontro voluto da Regione Lombardia: chiusura dei varchi autostradali aperti nelle zone colpite e depopolamento del cinghiale.

Regione Lombardia ha organizzato, mercoledì 4 settembre, un incontro straordinario con il commissario alla Peste Suina, Giovanni Filippini, e i rappresentanti delle organizzazioni agricole, delle prefetture e delle Province, per condividere gli aspetti più importanti della strategia di contrasto alla PSA prevista dalla nuova ordinanza del commissario.

L’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha coordinato la riunione.

Strategia anti Peste Suina Africana piace a Commissione europea

“La strategia messa in campo dal commissario Filippini – dichiara l’assessore Beduschi – contiene provvedimenti studiati con attenzione. E che hanno formalmente ricevuto il plauso della Commissione europea. La strategia serve a mettere a terra azioni concrete. Tuttavia va detto chiaramente che, per vedere i primi risultati, dovremo attendere almeno due settimane”.

“La PSA – ricorda Beduschi – è un’emergenza nazionale e siamo consapevoli dei sacrifici che stanno affrontando gli allevatori. Tuttavia, la priorità assoluta in questo momento è fare muro contro il virus. Nella nuova strategia, l’obiettivo principale è stabilire con precisione dove e come fermarlo”.

Chiusura dei varchi autostradali

A tal proposito, l’annuncio che entro una settimana, intorno al 10 settembre, partiranno il via i lavori per chiudere tutti i varchi autostradali aperti nelle zone colpite, sfruttando le autostrade come barriere ‘naturali’. Oltre a questa misura di cinturazione degli assi viari sarà intensificato il depopolamento del cinghiale grazie all’intervento delle polizie provinciali e dell’esercito, per creare delle vere e proprie zone tampone.

Crisi si affronta con interventi coordinati

“Per affrontare questa crisi – conclude Beduschi – servono interventi coordinati e un grande sforzo collettivo. Non c’è spazio per improvvisazioni o egoismi, dobbiamo fare squadra. Inoltre, è il momento di mettere da parte i toni da caccia al colpevole che certa politica sta cavalcando in modo strumentale, anche con la diffusione di vere e proprie fake news. Quello che serve ora è senso di responsabilità”.

 

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