Salò, il prof. Marco Tarolli è il nuovo preside del liceo Fermi

SALO' - L'anno scolastico si è aperto con un nuovo preside al liceo Fermi di Salò. Tra le novità anche la riapertura del bar interno chiuso dal Covid. 

Un nuovo dirigente scolastico, la riaperta del bar interno dopo 5 anni di chiusura e l’impegno della Provincia per garantire all’istituto spazi adeguati.

Si è aperto all’insegna di queste novità, tutte rilevanti, l’anno scolastico del liceo Enrico Fermi di Salò, frequentato da più di mille studenti divisi in 52 classi.

Cominciano dal nuovo preside, il prof. Marco Tarolli. Per lui è un ritorno a casa. Al liceo Fermi era stato prima studente e poi, dal 2006 al 2014, docente di lettere e latino. Ora torna a Salò come dirigente scolastico. Classe 1970, laurea in Lettere Moderne, Tarolli proviene dal Calini di Brescia (del quale il Fermi fu sezione staccata dal 1965, prima di diventare autonomo nel 1975).

Il primo giorno di scuola Tarolli ha incontrato i ragazzi di quinta. Con lui c’erano il sindaco di Salò Francesco Cagnini, che solo dieci anni fa si diplomava proprio in questo istituto, il consigliere comunale con delega alle Politiche giovanili Marta Cavedaghi e Filippo Ferrari, consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica.

«Volevo presentarmi – ha detto il nuovo preside – ma soprattutto chiedere la vostra collaborazione e disponibilità a mettervi al servizio degli altri, come rappresentanti di classe e di istituto. Siate protagonisti, con responsabilità e umiltà, e godetevi l’ultimo anno di liceo, scoprendo la bellezza di ciò che studiate».

 

Dopo 5 anni riapre il bar interno

Poi le comunicazioni di servizio. Tra le questa quella, attesa da tempo, della riapertura del bar interno, chiuso dal Covid. «È un prezioso punto di incontro, un luogo di socialità».

A dare il bentornato al prof. Tarolli anche il sindaco Francesco Cagnini, orgoglioso di «vedere finalmente un salodiano preside del nostro liceo». «Per me – ha detto il primo cittadino – oggi è una doppia emozione. Quella di tornare, a dieci anni dalla maturità, nel luogo che mi ha formato dal punto di vista scolastico e mi ha permesso di coltivare le mie passioni con il primo impegno “pubblico” come rappresentante studentesco. Poi c’è l’emozione di incontrare tanti studenti. Siate cittadini partecipi – l’invito del sindaco – della vita della comunità».

Infine l’intervento del consigliere provinciale, che ha toccato il tasto dolente della penuria di spazi: «Questo è uno dei nostri istituti più belli e importanti», ha detto Ferrari, prendendo un impegno preciso: «La Provincia lavorerà perché il Fermi possa avere sempre spazi adeguati».

Il campus con gli edifici del liceo Fermi.

 

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