Lazise

Lazise, Suor Maria Stefania ha scelto la clausura

Professione perpetua dei voti solenni per Suor Maria Stefania nella Trasfigurazione presso il monastero delle Clarisse Sacramentine a Novaglie.

La religiosa è nativa di Lazise dove ha vissuto fino a pochi mesi prima di ritirarsi in convento. Una cerimonia commovente e ricca di spiritualità , nella chiesa del convento delle Clarisse a Novaglie che ha coinvolto anche la comunità di Lazise , rappresentata dal parroco Don Lanfranco Magrinelli e da amici e conoscenti di Stefania Bonafini che da marzo 2016 ha deciso di lasciare il suo lavoro di tecnico di laboratorio e biologo presso l’Ospedale Don Calabria di Negrar, nell’area di Medicina Tropicale, per ritirarsi in clausura.

Stefania Bonafini, ora definitivamente Suor Maria Stefania delle Sorelle Povere di Santa Chiara, vivrà intensamente ed in maniera decisa la sua missione di religiosa di clausura a Novaglie.

A chiamarla per nome è stato il vescovo di Verona Mons. Domenico Pompili che ha risposto: Mi hai chiamata: eccomi, Signore. Ed ancora: vuoi ora consacrarti per sempre a Lui, con la professione solenne? E Suor Maria Stefania ha risposto: Si, lo voglio.

Di rimando il vescovo di Verona dopo la solenne benedizione afferma: Suor Maria Stefania, ricevi l’anello nuziale e custodisci integra la fedeltà a Cristo , perchè Egli ti accolga nella gioa delle nozze eterne. E con segno di esultanza viene posta sul capo della neoprofessa una corona di fiori.

Suor Maria Stefania, dagli amici conosciuta e vezzeggiata con nomignolo di Stefy, è stata attiva collaboratrice delle parrocchia di Lazise, in particolare quale corista del coro dei Giovani dentro.

Classe 1982, ha studiato al liceo scientifico di Garda, e dopo la maturità ha intrapreso lo studio per diventare Tecnico di Laboratorio Analisi e Biologa.

Non ha mai perso di vista l’amore per la fede cristiana, e nel contempo ha intrapreso la professione sanitaria presso la struttura ospedaliera San Giovanni Calabria di Negrar. Oltre quattro anni di lavoro solare e di viva soddisfazione per Stefania, tant’è che aveva deciso di trasferire il proprio domicilio vicino al nosocomio.

 

La chiamata alla clausura

La chiamata alla clausura è stata più forte di ogni altra aspirazione – spiega la sorella Susanna Bonafini – e la sua decisione ha lasciato tutta la nostra famiglia di stucco. Disorientati e stupiti ma convinti che ogni sua decisione avrebbe avuto una determinante conclusione, conoscendone il carattere e lo stile di vita.

E’ quindi entrata in convento, a Novaglie, dopo diversi momenti meditativi ad Assisi, nel marzo del 2016. Dopo la professione dei primi voti – conclude Susanna- che già hanno indirizzato mia sorella Stefania verso la definitiva scelta di essere monaca di clausura, domenica 29 settembre ha espresso con la massima determinazione la sua volontà ferrea di essere una Sorella Povera di Santa Chiara di fronte al nostro vescovo.”

Mamma, papà, sorelle, amici in lacrime, commossi con non mai dopo il Si, lo voglio! Mentre Suor Maria Stefania nella Trasfigurazione si presentava nella chiesa gremita con un sorriso da far invidia la mondo. Serena e soddisfatta della sua donazione totale alla Chiesa ed alla Preghiera.

“Giorni fa – sottolinea ancora la sorella – l’ho accompagnata all’ospedale di Negrar per alcuni esami clinici. Nel tragitto mi ha confidato il suo disagio nel muoversi nel caos della nostra società. Mentre ha chiaramente sottolineato il suo totale benessere nel vivere in convento, nella contemplazione, nella preghiera, nell’atmosfera silente e stimolante del convento dove oggi vive.”

Sergio Bazerla

 

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Sergio Bazerla