Il romanzo è una storia di fantasia che prende però spunto da luoghi e personaggi reali: Elena Formenti Napoleon ha lasciato Milano e da qualche anno si è stabilita sul lago di Garda, nella casa della sua famiglia, la Villa Elettra.
Alla morte dei genitori, e dopo la fine del suo rapporto con Luca, ha deciso di tornare alle origini. In quattro e quattr’otto ha ceduto all’ex compagno di vita la quota della società di import-export che avevano avviato assieme, e si è apprestata a ricominciare da zero.
Grazie all’aiuto di una vecchia compagna di liceo ritrovata ha aperto un piccolo atelier di gioielli fatti a mano, con materiali di riciclo, e il lavoro va discretamente. Proprio quando sta cominciando a trovarsi bene nella sua nuova vita, le succede un fatto del tutto imprevisto, che la porta a fare un viaggio nel passato. Un giorno riceve uno strano messaggio sul suo sito web da un certo Markus, che dice di avere notizie della sua casa negli anni dalla fine dell’Ottocento allo scoppio della prima guerra mondiale. Tra i due inizia una corrispondenza che diventa via via più fitta.
La nonna di Markus, la signora Edda Bauer, a quel tempo aveva trascorso la sua infanzia nella Villa Elettra ed era tornata a rivederla nel 1981 con il marito. I coniugi, già anziani, nel corso degli anni erano mancati entrambi, ma Edda aveva parlato a lungo con il nipote della vita d’allora ed aveva lasciato lettere e fotografie. Dal racconto di Markus, Elena viene a conoscenza di molti fatti a lei sconosciuti, sia sulla casa che sulla sua famiglia, in particolare sulla nonna Maria…