A Gargnano è una vera istituzione. E’ uno dei ristoranti più antichi del paese ed è un punto di riferimento per chi cerca i sapori della cucina tipica di lago.
Il ristorante non si chiama così a caso. Il fondatore, Bruno Collini, così come. suoi fratelli Cesare, Mario, Adelmo e Tino avevano prestato il servizio di leva nella Marina Militare italiana.
Pur nascendo in via ufficiale nel 1971, Bruno Collini avvia la propria attività di ristorazione nel dopoguerra, utilizzando come materia prima il pesce di lago fornito dai fratelli pescatori.
I Collini, a quei tempi erano una famiglia di pescatori e nel 1946 Bruno lasciò la pesca per dedicarsi alla ristorazione, proseguita con passione assieme alla moglie Edda Mazzoldi fino al 1996, proponendo sempre come specialità il pesce di lago cucinato alla brace nello storico camino a legna, come avviene ancora oggi.
Dal 1996 il figlio Domenico rileva l’attività, insieme alla moglie Bruna e alle figlie Serena e Celeste, mantenendo vivi i valori tradizionali tramandati negli anni e continuando a proporre e valorizzare il pesce di lago, cucinato secondo la tradizione gardesana, ai ferri, bollito, fritto o in “saòr”.
Il locale ha mantenuto le caratteristiche architettoniche originali, oltre alla presenza del bancone in noce anni Sessanta, di un affresco rappresentante il porto di Bogliaco e del camino a legna originale. La scala in marmo Verona porta al piano superiore, dove si trova un’altra sala da pranzo.
Al secondo piano si trovano le quattro camere facenti parte dell’attività di affittacamere avviata nel 1961.
Il riconoscimento di “Attività Storica e di Tradizione” viene attribuito da Regione Lombardia e a fine luglio è stato attribuito a 607 artività, 311 negozi storici, 161 botteghe artigiane storiche e 135 locali storici. Si è così arricchito l’albo regionale delle attività storiche che ora comprende in totale 3.909 imprese (ne abbiamo scritto qui).
I riconoscimenti sono stati deliberati dall’assessorato regionale allo Sviluppo economico presieduto da Guido Guidesi. “Il marchio – evidenzia Guidesi – simboleggia il grazie della Regione nei confronti di chi, col proprio lavoro quotidiano, rende grande la Lombardia e garantisce un presidio fondamentale per le comunità. Studiosi ed esperti dovrebbero analizzare la storia di queste piccole imprese per comprendere davvero dove nasce la forza economica e sociale della nostra terra. Si tratta di attività che nel corso dei decenni hanno saputo resistere e innovarsi nel segno della tradizione, spesso attuando con successo il ricambio generazionale. Regione Lombardia sarà sempre, con convinzione, dalla loro parte”.