Il Comitato Cittadino “Manteniamo l’Ospedale di Desenzano sul Montecroce” ha organizzato per sabato 12 ottobre 2024, alle ore 15.00, in Piazza Malvezzi a Desenzano del Garda, una manifestazione di piazza per dar voce alle migliaia di persone che hanno firmato la petizione che chiede che l’Ospedale Montecroce di Desenzano d/G non venga ricostruito altrove, ma venga messo a norma antisismica e ristrutturato per una migliore gestione ed efficienza.
«Per dimostrare la bontà della scelta di costruire un nuovo ospedale – dice il Comitato – è stata sottostimata la cifra per la costruzione di uno nuovo (costi relativi a tabelle del 2017, omissione di molte voci per la realizzazione) e altamente sovrastimato il costo per la messa a norma adducendo motivazioni che si contraddicono leggendo il Decreto 639 di ASST Garda per lo studio di fattibilità».
Il Comitato Cittadino chiede uno studio approfondito sulla messa in sicurezza sismica e ristrutturazione, comparato ad uno studio approfondito sulla realizzazione di un nuovo ospedale: «Studi dettagliati che mettano a confronto tempi per la realizzazione e costi reali comprensivi di tutti gli elementi e supportati da documentazioni e non desunti da “metodologie riportate nella letteratura tecnica».
Alla manifestazione del 12 ottobre parteciperanno anche i “Comitati per la difesa degli ospedali di Cremona e di Menaggio e della sanità pubblica” e il Comitato Cittadino “La roccia” di Gavardo.
Comitati che hanno un obiettivo comune: «Una sanità che sia rispettosa della salute di tutti i cittadini e che fornisca quei servizi imprescindibili al buon funzionamento degli ospedali pubblici e non “muri nuovi”.
Una sanità che non costringa le persone a rivolgersi al privato viste le interminabili liste di attesa.
Una sanità che non tagli ospedali e reparti costringendo i cittadini a rivolgersi a strutture ben lontane dalla loro residenza creando notevoli disagi.
Una piazza piena di cittadini attivi che chiederanno alla politica di non essere esclusi dalle decisioni che strettamente li coinvolgono e che non potrà essere ignorata da chi democraticamente governa, in rappresentanza dei cittadini e del bene comune».