Affitti brevi a Sirmione, per i proprietari il Comune disattende il Tar

SIRMIONE - Affitti brevi, Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (Aigab) denuncia: il Comune di Sirmione ignora la sospensiva del Tar sul regolamento comunale che penalizza proprietari e imprenditori locali.

«Ancora una volta  – scrive in un comunicato stampa Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi – ci troviamo a dover intervenire per denunciare il comportamento penalizzante da parte del Comune di Sirmione nei confronti di proprietari di immobili che vogliano legittimamente trarne un reddito attraverso gli affitti brevi e dei gestori professionali che operano in nome e per conto dei proprietari stessi.

Il TAR di Brescia, infatti, con sentenza pubblicata il 15 aprile 2024, ha accolto parzialmente il ricorso di una privata cittadina contro il Comune di Sirmione che l’aveva diffidata dall’esercizio dell’attività di locazione turistica in due immobili, per assenza di alcuni requisiti introdotti con il nuovo Regolamento comunale varato nel 2022 (tra gli obblighi: mettere a norma lo stabile, dedicare una stanza su 4 a persone disabili e avere a disposizione un posto auto a breve distanza per appartamenti fino a 55mq e 2 posti auto per ogni appartamento di metratura superiore).

La giurisprudenza vuole che, naturalmente – continua Aigab – il Comune di Sirmione debba tener conto del pronunciamento del TAR e modificare o sospendere l’applicazione del Regolamento. Nonostante ciò, diversi imprenditori del territorio ci segnalano che il Comune continua ad applicarlo.

È di questi giorni l’ultimo caso di un’istanza, giudicata “irricevibile” dal Comune in quanto – si legge nella pratica di cui AIGAB è in possesso – “tale unità immobiliare non soddisfa il Requisito Parcheggi art. 5 del REGOLAMENTO REQUISITI QUALITATIVI (Approvato con delibera di C.C. n. 03 del 26/01/2022) in quanto la stessa non garantisce la disponibilità̀ di idonei spazi di sosta”.

Peccato che parliamo dello stesso Regolamento su cui il TAR si è pronunciato in primavera con la sospensiva di cui tutti sappiamo. Si tratta di un’azione deliberata, da parte del Comune, che ha prodotto danni all’imprenditore in questione e che è chiaramente impugnabile o di una “svista” di qualche funzionario?

Questo atteggiamento – prosegue la nota di Aigab – sta creando un clima di incertezza per proprietari e imprenditori locali. Giudichiamo irricevibili, e contro l’interesse dei cittadini coinvolti, siano essi proprietari o gestori professionali, prese di posizioni da parte dell’Amministrazione che non tengano conto del pronunciamento del TAR. Al tempo stesso siamo pronti a ricorrere a tutti gli strumenti che la legge prevede per casi come quelli, a dire il vero più unici che rari, che si stanno verificando a Sirmione.

 

A Sirmione il 54,6% sono seconde case

A Sirmione l’ISTAT registra complessivamente 8765 abitazioni, di cui 4788 sono seconde case, pari al 54,6%.

Gli annunci degli immobili promossi online con finalità di affitti brevi fluttuano dai 220 durante l’inverno (pari al 2,5% del totale delle abitazioni) agli 865 durante l’estate (pari al 9,9%), quindi pesano tra il 2,5 e il 9,9%, andamento e percentuali tipiche delle località stagionali.

Il numero degli annunci online negli ultimi tre anni è rimasto pressoché stabile, seguendo i fisiologici picchi stagionali. Il 55% delle case dedicate agli affitti brevi offre due posti letto.

Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi

AIGAB-Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (www.aigab.it), si è costituita nell’ottobre 2020 su impulso degli AD delle principali aziende italiane che operano sul mercato del turismo professionale in appartamento, i cosiddetti affitti brevi.

Costituiscono il board Marco Celani, AD Italianway e Presidente AIGAB, Michele Ridolfo, AD Wonderful Italy e Vicepresidente AIGAB, Francesco Zorgno, CEO CleanBnB, William Maggio, Presidente Joivy, e Rocco Lomazzi con Sweetguest, tutti Consiglieri AIGAB.

AIGAB rappresenta circa 500 operatori professionali del settore, società con migliaia di dipendenti, circa 35mila case in gestione in tutta Italia e 590milioni di euro di PIL prodotto per il Paese.

 

 

Approfondimento a cura del Centro Studi AIGAB

Numero complessivo delle case esistenti in Italia: 35milioni di abitazioni residenziali

Seconde case non utilizzate”: 9,6milioni di abitazioni residenziali; pesano quasi il 29% del totale

Numero “seconde case inutilizzate” attualmente a reddito con affitti brevi? 640mila le case per le quali esiste un annuncio online: rappresentano l’1,8% delle case esistenti in Italia ed il 6,6% delle “seconde case inutilizzate”. Si trovano per lo più nelle località di campagna/mare e nei borghi. Nelle grandi città circa il 15% degli immobili è vuoto.

Capacità complessiva delle case messe a reddito in Italia con gli affitti brevi: 2,5milioni di posti letto, circa la metà dei posti letto nazionali.

Di chi sono le case messe a reddito in Italia con gli affitti brevi e da chi vengono gestite. Circa il 96% delle case online appartiene a proprietari singoli. Circa il 25% è gestito da operatori professionali (o property manager, figura non ancora riconosciuta e priva di specifico Codice ATECO) per conto dei proprietari. Complessivamente i gestori, professionali e non, sono circa 30mila.

Numero famiglie italiane che hanno entrata integrativa grazie ad affitti brevi: circa 600mila. Ci sono circa 30mila imprenditori e 150mila dipendenti diretti che si occupano di prenotazioni, gestione tariffe, accoglienza, manutenzioni e pulizie, oltre ad un importante indotto in termini di investimenti per ristrutturazioni e home staging (imprese di costruzioni, architetti, fornitori di arredi ecc).

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