Salò, un nuovo fermento artistico e culturale
SALO' - Nella cittadina gardesana, tra l'apertura di gallerie d'arte e nuove proposte culturali, si registra un fermento culturale e artistico che da anni mancava.
SALO’ – Nella cittadina gardesana, tra l’apetura di gallerie d’arte e nuove proposte culturali, si registra un fermento culturale e artistico che da anni mancava.
La storia di Salò è stata per un lungo periodo attraversata da un vivace fermento culturale rivolto all’arte contemporanea: nel 1971 Claudia Nastuzzo aprì in via di Mezzo una galleria rivolta alle novità del contemporaneo: il Centro d’arte Santelmo; un’impresa non certo facile, soprattutto in un luogo di provincia, ma determinata da passione, preparazione e dedizione.
L’attività culturale durò ben trent’anni e tra i protagonisti ci furono anche significativi nomi del panorama artistico italiano. Dopo di lei si è sentita a lungo l’assenza di un movimento culturale orientato alle arti visive.
Finché nel 2021, in via Calsone, a pochi passi dalla sede del Centro d’arte Sant’Elmo, esattamente 50 anni dopo, ha aperto i battenti la galleria e studio d’arte Artequarantuno, animata da Marcella Menichetti e Loredana Gares, due amiche appassionate di arte e poesia, che hanno unito le proprie esperienze e realizzato il loro sogno.
Artequarantuno, mostre ed eventi culturali
Dall’apertura ad oggi, la proficua collaborazione con la critica d’arte e curatrice Anna Lisa Ghirardi, ha portato all’organizzazione di ben cinque mostre, con l’edizione dei relativi cataloghi, oltre alla realizzazione di numerosi eventi culturali (anche con il coinvolgimento di attività commerciali e turistiche).
In poco più di tre anni il successo del pubblico, sempre più numeroso, ha dimostrato che l’arte è un bene superfluo necessario allo spirito.
Fame d’arte, la proposta del MuSa
Tale considerazione è avvallata anche dal numero ragguardevole di visitatori del MuSa Museo di Salò (da marzo a metà settembre le presenze sono state circa 13.000), che ha ampliato la già ricca proposta storico-culturale del museo civico con mostre dedicate al collezionismo d’arte contemporanea, pubblico e privato.
Possiamo ben dire che la cittadina lacustre ha riattivato il fermento culturale e artistico che da anni mancava, dopo Artequarantuno sono nate nuove associazioni artistiche, negozi e numerosi eventi dedicati alle arti che nell’ultimo periodo animano il tessuto cittadino.
Lunga vita all’arte e alla cultura!
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