Ieri, 23 ottobre, si è tenuta la seduta della Commissione Ambiente e Territorio di Regione Lombardia, durante la quale è stata discussa la mozione n. 10/2023 presentata dalla consigliera Paola Pollini (Movimento 5 Stelle), incentrata sulla complessa questione dei depuratori del Garda e in particolare sulla revisione della convenzione operativa finalizzata alla realizzazione delle opere di collettamento e depurazione .
Paola Pollini (Consigliera regionale M5s Lombardia): «Le conclusioni di questa sessione di Commissione sono insoddisfacenti. Se da un lato è positivo che, anche dagli esponenti del primo partito di maggioranza in Consiglio regionale, sia arrivata condivisione rispetto a questioni che riteniamo cruciali, come l’idea di separare la collettazione e la depurazione del Garda per province, che sta alla base della convenzione stessa e ne è presupposto fondante.
Così come è positivo il fatto che i territori saranno presto convocati in Commissione. D’altro canto, è frustrante constatare che questa convergenza non sfoci in altro, se non nell’avvio di un nuovo percorso di audizioni in Commissione, per far conoscere e approfondire un tema del quale ormai si sa già tutto.
La politica – continua Pollini – ha il dovere di esprimere posizioni chiare e immediate, dal momento che il mese prossimo il progetto rischia di entrare nella sua fase esecutiva. È vero che all’interno poi delle varie procedure VIA e VAS sarà possibile presentare correttivi, ma l’impianto del progetto diventerà poi difficilmente modificabile.
Come Movimento Cinque Stelle siamo stati sempre coerenti riguardo la nostra posizione. Il progetto di fattibilità tecnico finanziaria deve considerare ogni possibile alternativa. Cosa che in questo caso non è stata fatta. Al contrario, si è proceduto con l’analisi di una sola alternativa, quasi a voler auto-confermare che quella fosse l’unica soluzione possibile. Ancora oggi non si comprende perché altre possibili soluzioni non siano state vagliate, il che rende il progetto stesso, a nostro giudizio, fallace.
Motivo per cui riteniamo debba essere messo concretamente in discussione, prima dell’avvio della fase esecutiva» così la Consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Paola Pollini, al termine della seduta della VI Commissione Ambiente, nel corso della quale è stata discussa la mozione N. 10 “Revisione della convenzione operativa finalizzata alla realizzazione delle opere di collettamento e depurazione dei comuni del lago di Garda” presentata in Consiglio regionale, a sua prima firma, ormai diciotto mesi fa.
«Una nostra delegazione – fa sapere il Presidio 9 Agosto – era presente in aula e ha seguito attentamente i lavori commissionali. La consigliera Pollini ha tracciato un quadro dettagliato della situazione, evidenziando le criticità e le mancanze che hanno caratterizzato il processo decisionale relativo ai depuratori del Garda negli ultimi anni.
La Dottoressa Campanini, in rappresentanza della Direzione utilizzo della risorsa idrica, ha fornito un contributo tecnico al dibattito. La consigliera Cominelli (Miriam Cominelli del Partito Democratico, ndr) è intervenuta richiamando il forte dissenso dei territori e le molteplici azioni di protesta, sottolineando i punti critici della procedura che ha portato al commissariamento.
Bontempi (il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giorgio Bontempi, ndr), relatore incaricato, ha approfondito molti aspetti fra i quali la fragilità del fiume Chiese e l’impatto energivoro del progetto.
Considerata la complessità della materia e il fatto che alcune parti della mozione risultano ormai superate, il consigliere Bontempi, ha proposto di rinviare la votazione finale per dar modo alla commissione di fare ulteriori approfondimenti tramite audizioni. La proposta è stata sostenuta anche dai colleghi Pollini, Cominelli, Vizzardi, Gallera e approvata.
Il Presidente della commissione ha fissato il 15 novembre come scadenza per presentare le richieste di partecipazione alle audizioni, che vedranno coinvolti esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni e parti sociali».
Il Presidio 9 Agosto «chiederà di essere nuovamente ascoltato al fine di fornire il proprio contributo tecnico e specialistico. Riteniamo positivo il fatto che si voglia intraprendere un percorso di approfondimento, augurandoci che esso conduca all’approvazione di una mozione ampiamente condivisa che ponga le basi per una svolta di questa annosa vicenda verso una gestione realmente sostenibile del sistema di depurazione del Garda senza impattare su territori estranei».