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Luciano Ventrone, quando la pittura sfida la fotografia

È allestita fino a novembre 2024 negli spazi del Museo d’Annunzio Segreto, al Vittoriale, la mostra “Luciano Ventrone. Ove caddero i maggiori percossi dalla folgore di luglio”.

Curata dal presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri e organizzata da Lorenzo Zichichi Il Cigno GG Edizioni la mostra vede protagoniste quindici opere di Luciano Ventrone, artista italiano tra i più riconosciuti a livello internazionale per le sue nature morte iperrealistiche.

Il presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri lungo l’allestimento della mostra.

 

E’ un’occasione di riflessione sul confronto tra l’iperrealismo contemporaneo e un tema classico come la natura morta che diventa materia viva grazie al pennello sapiente dell’autore.

Tra gli artisti italiani maggiormente conosciuti a livello internazionale, Ventrone è noto al pubblico per le sue nature morte iperrealistiche.

 

Queste prove eccellenti di virtuosismo costituiscono delle stupefacenti riproduzioni in pittura di una realtà che appare più vera del vero. Ventrone è stato in grado di cogliere dettagli non visibili all’occhio umano.

Per Ventrone «lo studio della pittura non è la mera rappresentazione dell’oggetto ma è colore e luce: i giusti rapporti fra le due cose danno la forma nello spazio. Il soggetto non va visto come tale ma astrattamente».

La mostra sarà visitabile fino a fine novembre 2024.

Per maggiori informazioni visita www.vittoriale.it.

 

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GardaPost