Vineagest, droni in azione per la viticoltura

BRESCIA - Condifesa Lombardia Nord-Est firma il progetto di “smart agriculture” che coinvolge anche due cantine bresciane, Ca’ dei Frati in Lugana e Ferghettina in Franciacorta.

E’ il nuovo progetto messo a punto dal Servizio Tecnico di Condifesa Lombardia Nord-Est per il comparto vitivinicolo bresciano: si chiama Vineagest, ed il suo obbiettivo primario è quello di applicare le tecnologie 4.0 in campo agricolo per il contrasto di importanti fitopatie come il Complesso dell’Esca.

Realizzato in collaborazione con l’istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna e due importanti cantine bresciane come Ca’ dei Frati (in Lugana) e Ferghettina (in Franciacorta), il progetto punta quindi ad utilizzare i principi della cosiddetta “smart agriculture” per consentire ai coltivatori di assumere decisioni corrette attraverso il trasferimento delle conoscenze maturate in questo ambito.

Il tutto per rafforzare la lotta contro una patologia ancora poco conosciuta ma molto diffusa come il Mal dell’Esca, complesso di malattie fungine originate da diversi patogeni del legno che rappresenta ormai una vera emergenza per la viticoltura, in quanto non sono segnalate zone esenti dalla malattia. Attualmente non esiste una vera e propria strategia di difesa della malattia, ma una serie di interventi che possono aiutare il contenimento della problematica, la cui efficacia è però subordinata al monitoraggio costante del vigneto per conoscere l’effettiva diffusione del contagio.

Da qui l’idea del Progetto Vineagest, finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale di Regione Lombardia, che si propone di affrontare questa criticità con strumenti e metodi innovativi di raccolta ed elaborazione dei dati, partendo dal tracciamento Gps degli appezzamenti con marcatura smart delle singole piante e dei vigneti.

In questo ambito è stata sviluppata una app per la raccolta dei dati in campo con schede di valutazione sulle single piante, informazioni che saranno collegate alla mappatura effettuata con un drone multispettarale. La conoscenza delle nozioni acquisite consentirà l’elaborazione di strategie di difesa e l’adozione di operazioni agronomiche calibrate ad hoc.

 

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