Da Cigole e Toscolano, l’epopea dei Paganini, pionieri della stampa
CIGOLE (BS) - A Palazzo Cigola Martinoni di Cigole la mostra “Paganini de Cegulis: alle origini della stampa”, domenica 10 e domenica 17 novembre dalle 10 alle 18, con ingresso gratuito.
L’idea è di Riccardo Geminati, vulcanico presidente della Fondazione “Pianura Bresciana”, di Cigole, nella Bassa. “Riky”, come tutti lo chiamano, è appassionato della storia del suo paese e, al contempo, ha intrecciato un legame con Toscolano Maderno. Il punto di contatto si chiama Paganini, prima Paganino e poi Alessandro, pionieri nel settore della stampa ai suoi albori.
Un’invenzione attribuita a Johann Gutenberg che a metà ‘400 stampò il primo libro: la Bibbia, in quel di Magonza.
Una settantina di anni appresso l’opera di Paganini toccò la sponda occidentale del Garda con proposte divenute ormai celebri e che inclusero pure la sfida di pubblicare il Corano. In quel caso la sorte non fu propizia ma Paganini ebbe modo di intrecciare e legare il suo nome con altre pubblicazioni significative oppure singolari, come un libretto in “formato 24”, un tascabile ritenuto il più piccolo al mondo. Prodotto a Toscolano.
Da Cigole sono usciti pionieri del mondo della stampa, che rappresentò una rivoluzione senza precedenti grazie alla produzione più veloce che finì per cambiare il mondo della lettura.
La mostra “Paganini de Cegulis: alle origini della stampa”
I Paganini e la loro attività, culminata con il trasferimento a Toscolano tra il 1527 e il 1538 (e, in seguito a Venezia) e i loro interessi che si allargarono all’acquisto di una cartiera oltre ad occuparsi di stampa, ha stimolato la messa a punto di una interessante proposta culturale, che consiste in una “due giorni” di esposizione nel Palazzo Cigola Martinoni di Cigole. Apertura, dunque, della mostra “Paganini de Cegulis: alle origini della stampa”, domenica 10 e domenica 17 novembre dalle ore 10 alle ore 18, con ingresso gratuito.
L’appuntamento di domenica 10 sarà arricchito dalla inaugurazione che si terrà alle ore 15, e che offrirà la possibilità di vedere all’opera alcuni “amanuensi” e apprezzare la raffinatezza della scrittura con la penna d’oca.
Presenti anche alcuni “operai anziani della cartiera di Toscolano” che esibiranno la consueta abilità nella produzione della carta, proposta che mettono in opera ormai da anni nel Museo della Carta che si trova nella cittadina gardesana.
Il Museo, peraltro, custodisce una bella sezione con oltre 40 splendidi volumi che sono esposti.
La mostra di Cigole, curata da Silvia Merigo, rappresenta un ulteriore capitolo nella valorizzazione del Paganini, dopo il lavoro del ricercatore Ennio Ferraglio che ha dimostrato che il piccolo centro nel sedicesimo secolo fu culla di tre importanti famiglie di stampatori, tra cui i Paganini de Cegulis, appunto, che si sono ritagliate il ruolo di figure chiave nel panorama tipografico rinascimentale. Il lavoro di Ferraglio è finito in una pubblicazione edita a cura della “Fondazione Pianura bresciana”.
La mostra aperta il 10 e 17 novembre sollecita i visitatori a riscoprire questa affascinante storia e il rivoluzionario impatto della stampa sulla diffusione del sapere.
Domenica l’inaugurazione, sabato la sagra per il patrono
L’inaugurazione ufficiale avverrà domenica 10 novembre alle ore 15, con un intervento della curatrice, Silvia Merigo, Funzionario Storico dell’Arte presso il Palazzo Ducale di Mantova e già direttrice del Museo della Carta di Toscolano Maderno per sei anni.
Il percorso propone una esperienza immersiva per entrare nel mondo degli antichi artigiani e pionieri della stampa, esplorando il contributo unico di Cigole, accomunato per alcuni aspetti a Toscolano.
Nella circostanza il Comune festeggerà il patrono San Martino con la tradizionale sagra, che prenderà il via sabato 9 novembre con un evento straordinario: il concerto della ”Si Può Fare Band”, composta da talentuosi ragazzi con disabilità che esprimono la loro passione e creatività attraverso la musica. Il concerto va ben oltre la semplice esibizione musicale e dimostra che la musica può abbattere barriere e creare un forte senso di comunità, appartenenza ed inclusione.
Bruno Festa
I commenti sono chiusi.