«Da poco più di un anno – scrive il Pd desenzanese in una nota – è stato venduto il palazzo della ex ragioneria di via Carducci ma solo pochi giorni fa sul sito istituzionale del comune è apparsa la notizia (leggi qui) che l’ufficio Cultura avrebbe traslocato a Palazzo Todeschini occupando le sale Vinessa ed Ander.
“Un trasloco che per l’ennesima volta dimostra quanto le scelte di questa amministrazione comunale siano frutto di elevata improvvisazione e scarsa pianificazione. Ma siamo abituati a questo modo di operare della giunta comunale – dice il Consigliere PD Bernardo Comini – ad esempio è quanto succede con gli spazi della scuola Catullo.
Dopo il trasferimento nella nuova scuola media quale sarà il destino dell’edificio? Ad oggi sappiamo solo che una porzione sarà occupata dal Centro per l’impiego”, sottolinea Comini che con la capogruppo Maria Vittoria Papa ha presentato un’interrogazione agli assessori Avanzi e Lorenzoni (la puoi scaricare qui).
Maria Vittoria Papa, oltre a chiedere se tale scelta sia provvisoria o definitiva aggiunge che “con tale interrogazione vogliamo evidenziare che avere collocato l’ufficio cultura all’interno delle due sale riduce drasticamente i possibili utilizzi di Palazzo Todeschini per incontri e convegni. Lo rende meno attrattivo e meno fruibile penalizzando anche eventi di tipo congressuale che possono valorizzare Desenzano in periodi di bassa stagione”.
Ma ci sono anche altri aspetti – fa notare il PD – che richiedono maggior trasparenza e chiarezza: lo spreco di soldi ad esempio!
Nel 2022 sono stati spesi circa 300 mila euro per il restyling del primo piano di palazzo Todeschini con realizzazione anche di un impianto all’avanguardia che interconnette le due sale Ander e Vinessa con la sala principale.
“Quelli del precedente investimento sembrano soldi sprecati che si aggiungono a quelli necessari per adeguare le due sale ad uffici” aggiunge Comini.
La conclusione della consigliera Papa è fortemente critica sulla gestione culturale fatta dall’Assessore: “Gli spazi per la cultura, per il confronto ed il dibattito si riducono drasticamente a Desenzano: prima l’anfiteatro del castello che da anni è inutilizzabile, poi le sale di palazzo Todeschini. Sembra sempre più evidente che i primi tagli di questa amministrazione siano rivolti alla Cultura ed a quegli spazi così importanti per promuovere iniziative di qualità che possono accrescere la conoscenza ed il confronto fra cittadini. Ma la Cultura interessa veramente a questa Amministrazione?” è il dubbio della capogruppo PD!