Ultimi giorni di festa prima che l’Epifania “tutte le feste porti via”.
Anche quest’anno bilancio positivo per la Pro Loco di Desenzano, che per il terzo anno ha portato nei diversi quartieri del territorio desenzanese il Canto della Stella, fatto dai “pastori” itineranti, guidati dalla stella appunto, che intonano i canti della tradizione natalizia, a simboleggiare il viaggio dei Re Magi verso la capanna del Gesù nato.
Dopo gli appuntamenti a San Zeno e San Martino della Battaglia, il giorno sabato 4 dicembre i cantori guidati dalle sapienti mani del maestro Gigi Bertagna – attraverseranno il centro storico di Desenzano, partendo alle 17:30 dalla Villa Romana con arrivo al Porto Vecchio. E, come tutti gli anni, tappa di chiusura il 5 gennaio a Vaccarolo.
“La soddisfazione cresce ogni anno” – ha dichiarato il Presidente Fabrizio Pedercini – “perché nascono sempre nuove collaborazioni con i gruppi di volontari del territorio desenzanese. Infatti, oltre ai preziosi volontari dei cori e alle parrocchie, ai quali va la nostra profonda gratitudine, questo Natale ha visto la Pro Loco impegnata al fianco di un’altra storica associazione desenzanese, Gli amici del Porto Vecchio, che ha consentito la realizzazione dello storico presepe”.
E proprio da oggi, nel presepe galleggiante del Porto Vecchio appunto, sarà possibile ammirare anche i Magi, che vanno a completare la natività per l’arrivo dell’Epifania.
“Siamo pronti ad iniziare questo 2025 con entusiasmo” – dice la segretaria dell’associazione, Donata Bernardis – “per consolidare la presenza della Pro Loco sul territorio e tra le altre associazioni”.
È inoltre ufficialmente aperto il tesseramento per l’anno 2025. Per info, sono disponibili i canali social, la mail info@prolocodesenzano.it o il numero whatsapp 351 6818179.
Secondo l’Enciclopedia Bresciana il Canto della Stella è una «specie di rito di questua natalizia largamente presente non solo in alta Italia, ma in molti paesi nordici. Il rito consiste in una specie di processione che si snoda lungo le vie del paese e che segue, quasi gli indichi la strada, una stella illuminata senza coda, costruita nei materiali più diversi (in legno, in plastica oppure in cartapesta) e fissata sulla cima di un palo.
Violino, fisarmonica, chitarra, clarinetto accompagnano i canti tradizionali, “Astro del ciel”, “Venite fedeli”, a cui se ne aggiungono alcuni tipici: “Angelo mio custode”, “I Re Magi”, “Il canto della stella”.
Nel bresciano il corteo, quasi tutto maschile, attraversa vicoli e frazioni dei vari centri e viene ripetuto anche in più serate nel periodo che va dal giorno di Natale all’Epifania. Nella versione valsabbina viene eseguita nelle due sere precedenti l’Epifania, seguendo a piedi il presepe costruito su un carretto e sormontato da una grande stella illuminata. Tutti indossano mantello e cappello neri. Chiudono la sfilata i “sercòcc” col gerlo sulle spalle per la raccolta delle offerte, che verranno distribuite alle case di riposo e alle scuole materne del paese e dei dintorni.
Nel Bresciano è diffuso in Valsabbia, a Sabbio Chiese, Barghe, Preseglie, Gazzane e Odolo. In Valtrompia a Lodrino; sul lago di Garda a Tignale, Tremosine, Limone e Gargnano. Qualche episodio simile si verifica ora anche alla periferia della città.