L’Assemblea Generale della Comunità del Garda si è tenuta questa mattina, sabato 1 febbraio, a Mantova, nel suggestivo scenario della Casa del Mantegna.
Presenti la Presidente Mariastella Gelmini, il Prefetto di Mantova, S.E. Roberto Bolognesi, il Presidente della Provincia di Mantova, Carlo Bottani, il vice sindaco Giovanni Buvoli e l’assessore comunale Andrea Murari, l’assessore regionale Alessandro Beduschi, Sindaci e Amministratori locali gardesani. A coordinare i lavori, il Segretario Generale della Comunità, Pierlucio Ceresa.
Dal 2015 ad oggi, grazie al lavoro svolto dalla Presidente Gelmini, è stata ampliata la base associativa della Comunità, con l’ingresso dei Comuni di Lonato del Garda, Sirmione, Castelnuovo del Garda, Desenzano, Peschiera del Garda, Riva del Garda, Lazise, Tremosine, Valeggio sul Mincio e dell’Unione Comuni della Valtenesi (Manerba del Garda, Moniga del Garda, Padenghe sul Garda, Soiano del Lago).
La scelta di svolgere l’Assemblea di quest’anno nella città Patrimonio Unesco è stata dettata dalla volontà di rimarcare la significativa partecipazione di Mantova e della sua provincia alla Comunità del Garda.
Ai Comuni di Cavriana, Medole e Volta Mantovana, già da tempo soci della Comunità, si registra la recente adesione della Provincia e dei Comuni di Mantova e Castiglione delle Stiviere, a cui potrebbe far seguito nelle prossime settimane anche l’ingresso del Comune di Monzambano.
Quella tra la Comunità e il territorio mantovano è una sinergia strategica per l’area vasta del Garda, riassumibile nella locuzione Sarca-Garda-Mincio-Laghi di Mantova.
“Il territorio mantovano – ha detto Gelmini nel corso dell’Assemblea – ha sempre guardato con attenzione all’area gardesana ed era così innaturale che non ne facesse parte. Oggi, grazie alla lungimiranza del presidente della Provincia Bottani, del Sindaco Palazzi e della nostra delegata Annalisa Baroni, stiamo portando avanti un lavoro di inclusione molto importante tra istituzioni e territori per unire le forze e valorizzarne le comunità. Vogliamo legare da un punto di vista turistico-culturale le città di Mantova, Brescia, Verona e Venezia e questa è la direzione giusta”.
Proprio perché il territorio mantovano e il fiume Mincio fanno parte del bacino gardesano, la Comunità del Garda fa sapere di aver aderito al Contratto di Fiume Mincio, che coinvolge più di 70 enti e associazioni con l’obiettivo di puntare a una gestione integrata delle risorse idriche, creando occasioni di crescita e sviluppo sostenibile per tutte quelle realtà che, a vario titolo, intrattengono relazioni con le principali aste fluviali.
È proprio con queste premesse che la Comunità del Garda ha accolto anche la proposta della Provincia di Mantova di sostenere e valorizzare il MUdRi (Museo diffuso del Risorgimento), un progetto interregionale che mette in rete il patrimonio culturale delle località protagoniste della storia risorgimentale.
Cultura e sviluppo del territorio, dunque, sono i due elementi che guideranno l’azione della Comunità del Garda in questo 2025.
Per potenziare l’offerta culturale e turistica dell’intero territorio gardesano è stato siglato un importante accordo con GardaMusei.
Una collaborazione dalla quale nascerà – così come annunciato nel corso dell’Assemblea dal Presidente del Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri – un nuovo festival d’area che, a partire dal 2026, coinvolgerà l’intero Lago per portare residenti e turisti alla scoperta dei beni culturali e artistici del territorio.
“Sono grato a Mariastella Gelmini – ha affermato Guerri – per il suo impegno personale nello stimolare la nascita di un grande festival del Garda che coinvolga le tre regioni. È il primo, generoso frutto del felice incontro fra Comunità del Garda e GardaMusei.”
Puntare allo sviluppo del territorio significa anche metterlo in sicurezza.
Per quanto riguarda la riqualificazione del sistema di depurazione e collettamento del Lago, non si registrano particolari novità.
Alla luce della cabina di regia di fine novembre, presieduta dal Vice Ministro dell’Ambiente, On. Vannia Gava, con la partecipazione del Commissario, Prefetto di Brescia, Andrea Polichetti, la Presidente Gelmini ha ribadito che: “per la parte lombarda si è ancora in una fase di progettazione e che, per motivi tecnici e di impatto ambientale, il Comune di Lonato del Garda sarà sede dell’impianto.
Premetto che la Comunità, da sempre, non entra nel merito della scelta della localizzazione, ma ritiene importante il rispetto dell’ambiente, il mantenimento dei costi e la tempistica di realizzazione dell’opera. Ho portato all’attenzione del governo le preoccupazioni di Sindaci e operatori economici affinché la realizzazione del sistema di collettazione crei il minor disagio possibile ai gardesani e alla mobilità in generale, ma questa opera è fondamentale per il futuro del nostro Lago. Siamo favorevoli, tra l’altro, ad assicurare compensazioni economiche al Comune di Lonato che ospiterà l’impianto”.
Per quanto riguarda la sponda veneta, invece, i lavori di collettazione sono già partiti e procedono regolarmente. “Nel veronese – ha fatto sapere Gelmini – è urgente reperire nuove risorse. In occasione dell’ultima cabina di regia presso il MASE, la Vice Ministro Gava ci ha rassicurati sul fatto che le risorse necessarie sia per coprire i lavori sulla sponda veronese che far partire quelli sulla sponda bresciana saranno recuperate attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC)”.
Nel corso dell’Assemblea è stata sottolineata anche l’importanza dell’operato della Guardia Costiera, presente nelle acque del lago dal 1999.
Dall’attività di soccorso a quella ambientale, fino alla vigilanza di polizia lacuale per la sicurezza della navigazione, diporto e controllo della filiera ittica: la Guardia Costiera è diventata un imprescindibile punto di riferimento per la comunità gardesana, per i 25 milioni di turisti che ogni anno visitano il lago e per tutte le istituzioni del territorio.
“Da ben 25 anni il Garda può contare su mezzi e uomini addestrati, pronti ad intervenire in qualsiasi momento – ha commentato Gelmini – Un ringraziamento particolare al Comandante Antonello Ragadale, alle donne e agli uomini della sua squadra. Un presidio fondamentale per rendere il territorio e le nostre acque sempre più sicure”.
In questi anni, la Comunità del Garda si è battuta in diverse sedi per equiparare l’omicidio nautico a quello stradale. Un obiettivo raggiunto nel 2023 con l’approvazione in Parlamento di una proposta di legge che oggi, dopo il tragico incidente del Garda in cui persero la vita Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, ci consente di perseguire chi non utilizza i mezzi di trasporto nautico con capacità e diligenza e, quindi, di garantire maggiore sicurezza in acqua”.
Per quanto riguarda la gestione idraulica e la regolazione dei livelli, prosegue con ottimi risultati la concertazione tra i vari utilizzatori, Consorzio del Mincio in primis, con la regia di AIPo (Agenzia Interregionale per il Fiume Po).
Sul tema è intervenuto nel corso dell’Assemblea il Vice Presidente della Comunità, Filippo Gavazzoni, che si è soffermato anche sugli aspetti connessi all’ecosistema gardesano e all’ittiofauna.
Continua anche l’attività dell’Osservatorio per il Turismo sul lago di Garda (O.T.G), fortemente voluto dalla Comunità del Garda, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano.
La terza edizione del Grand Tour sui “turismi emergenti” ha fatto tappa nei Comuni di Gardone, Nago Torbole e Lazise con un focus sul turismo del futuro, ovvero quello americano, arabo e cinese. Soddisfazione anche per la realizzazione della Summer School sul turismo di lusso, che ha riscosso molto successo tra studenti universitari, imprenditori e addetti ai lavori.
“L’Osservatorio è nato dalla volontà di creare un organismo scientifico in grado di offrire visioni e suggerimenti affinché chi dovrà prendere decisioni, anche promozionali, sul futuro del turismo gardesano, lo possa fare sulla base di dati, conoscenze e supporto scientifico” ha detto Gelmini.
In tema di turismo, la Comunità del Garda ribadisce che non intende affatto sovrapporsi agli Enti preposti, ovvero Lago di Garda Lombardia, Garda Dolomiti e Fondazione Garda Verona che, nel progetto “Garda Unico”, hanno trovato la piena e convinta collaborazione delle tre regioni e dei rispettivi assessori.
“Proprio per contribuire a questa immagine unitaria del Garda nel mondo – ha concluso Gelmini – ho coinvolto l’ambasciatore Mario Vattani, Commissario per l’Italia a Osaka Expo 2025, e con i Presidenti Artelio, Rigatti e Girardi, nonché con le Camere di Commercio, stiamo valutando una possibile presenza del Lago di Garda a questa esposizione mondiale che si aprirà in Giappone a maggio”.
In tema di Ciclovia del Garda, infine, la Comunità ha appreso con soddisfazione che Regione Lombardia ha accolto la nostra proposta di integrare il percorso della Ciclovia nel tratto Gardone Riviera – Limone, avvalendosi dei mezzi della navigazione pubblica (ne avevamo scritto qui).
Attenzione, quindi, alla sicurezza e alla tutela dell’ambiente.