Maliverno a metà mandato. L’opposizione: “Tante promesse, pochi risultati”
DESENZANO DEL GARDA - Sabato 1° febbraio la Coalizione per Desenzano ha tenuto una conferenza stampa per tracciare il proprio bilancio di metà mandato dell’Amministrazione Malinverno.
I rappresentanti delle diverse forze civiche e politiche della coalizione (Azione, Desenzano Progetto Futuro, PD, PSI e Viviamo Desenzano) hanno delineato «un quadro chiaro fatto di promesse non mantenute su tantissimi fronti, partendo dal metodo di lavoro e poi su diversi temi portati ad esempio: dalla sicurezza al coinvolgimento delle frazioni, passando per la viabilità e la mobilità e la destagionalizzazione del turismo».
Hanno contestato «le scelte di un’amministrazione che chiede di più ai cittadini di oggi e di domani, sia con aumenti di tributi e tariffe sia con la crescita dell’indebitamento».
«Una giunta autoreferenziale, che non si confronta con nessuno, che decide senza alcun tipo di trasparenza o partecipazione – afferma Maurizio Andreola di Viviamo Desenzano – Nessuna assemblea pubblica coi cittadini, associazioni e comitati che non vengono nemmeno ricevuti dal sindaco, le consulte non costituite o pressoché ignorate, addirittura il consiglio comunale non coinvolto in scelte strategiche. Il sindaco che doveva portare l’ufficio al piano terra per stare vicino ai cittadini sta facendo esattamente l’opposto».
«L’aumento dei furti in appartamento a Desenzano – dichiara Marco Profita di Azione – evidenzia la necessità di un intervento serio sulla sicurezza, cavallo di battaglia di questa amministrazione in campagna elettorale. Invece di concentrarsi su soluzioni simboliche e spot, come il vigile robot, è urgente che l’amministrazione investa in misure concrete per prevenire i crimini, rafforzare il controllo del territorio e migliorare la sicurezza per i cittadini. Sia chiaro, questa non è una critica verso i nostri agenti che, al contrario, necessitano di essere supportati al massimo nel loro lavoro. La sicurezza deve essere una priorità con azioni integrate: controlli più efficaci, educazione alla legalità e recupero degli spazi pubblici. Solo così avremo una città più sicura».
«Il lavoro dell’assessorato al turismo – dichiara Giuseppe Taetti del PSI – non ha dato prova di andare nella direzione del “turismo tutto l’anno”, limitandosi a iniziative spot e senza un progetto organico. Si è continuato con eventi limitati ai fine settimana, non allungando l’offerta delle iniziative per evitare il turismo mordi e fuggi. Non si sono coinvolte le frazioni con la delocalizzazione delle iniziative; non è stato valorizzato adeguatamente il nostro castello, è stata ridotta la funzionalità del Palazzo del Turismo e non sono stati coinvolti gli operatori locali (ristoratori, albergatori, ecc.) per concordare iniziative comuni tra pubblico e privato».
«La maggioranza ha fatto campagna elettorale promettendo di risolvere il problema del traffico in viale Marconi; credo sia davanti agli occhi di tutti che nulla è stato fatto in questa direzione – le parole di Giustina Bonanno del PD-. Anzi, allargando lo sguardo, questa maggioranza non ha una visione complessiva della mobilità: hanno respinto le nostre proposte per “Desenzano città della bicicletta”, sulla TAV non c’è alcuna visione di intermodalità e nulla è stato fatto per chiedere un potenziamento del trasporto ferroviario o su acqua. Zero assoluto, se non peggiorare il traffico con la sciagurata collocazione della nuova scuola».
«Troppo spesso pare che per questa amministrazione ci sia solo il centro storico di Desenzano – aggiunge Ludovica Sala di Desenzano Progetto Futuro -. Basti pensare come l’amministrazione non sia riuscita nemmeno ad organizzare l’evento nelle cantine così fortemente promesso. Eventi, sicurezza, opere pubbliche: le periferie sono le grandi assenti. Non entro nemmeno nel merito del tema giovani: per questa amministrazione semplicemente non esistono».
«Aumenti e debito – chiosa Stefano Terzi, capogruppo della Coalizione – sono stati le due costanti delle politiche di bilancio dell’assessore Medioli. Non c’è voce di entrata che non sia stata toccata: TARI, IMU, parcheggi, tassa di soggiorno, plateatici, servizi sociali e scolastici. Il debito per la prima volta è aumentato dopo decenni. Queste scelte, in un periodo tranquillo per le finanze degli enti pubblici, come hanno dimostrato i copiosi avanti di amministrazioni, sono doppiamente gravi e poco lungimiranti».
I commenti sono chiusi.