La velaterapia è nata come piano di reinserimento sociale per adolescenti considerati a rischio e gli eccellenti risultati ottenuti hanno favorito l’estensione di progetti simili dedicati a vari ambiti sociali, finanche alla terapia per l’autismo e le altre disabilità mentali.
Uscire in acqua con una barca a vela implica una serie di operazioni da compiere e di dinamiche psicologiche. Ci sono decisioni da prendere molto velocemente, sono necessarie abilità di problem solving, si devono gestire emozioni, paure, dubbi, governare gli elementi naturali e sfruttarli a proprio vantaggio: tutto questo rappresenta una sorta di lavoro terapeutico che valorizza la personalità e favorisce la crescita personale.
La pratica sportiva intesa come strumento di inclusione sociale e di cittadinanza attiva (così come definita dalla Commissione europea nel Libro bianco per lo sport) migliora la motivazione a programmi di riabilitazione, alla socializzazione e alla solidarietà tra partecipanti. Navigare a vela rappresenta uno strumento del tutto peculiare per le pratiche riabilitative delle persone affette da disabilità mentali, il cui punto critico è legato alla difficoltà di stabilire relazioni con se stessi, con il proprio corpo e con il mondo esterno.
Il seminario intende fare il punto dello stato dell’arte della velaterapia attraverso un inquadramento teorico-clinico e lo scambio di esperienze.
Il programma
- ore 9: saluti delle autorità
- ore 9.30: Paola Mora, presidente del Comitato provinciale di Trento del Coni: “Il valore dello sport per l’inclusione di pazienti con disabilità psichiatrica
- ore 9.50: dott. Stefano Pessina: “Le aree critiche attivate attraverso la velaterapia in persone portatrici di patologie psichiatriche. Navigare per non andare alla deriva”
- ore 10.45: dibattito
- ore 11: pausa
- ore 11.20: prof. Mauro Carta e prof.ssa Federica Sancassiano, Università di Catania: “Evidenze nell’uso della vela per migliorare le competenze sociali e cognitive nella disabilità sociale”
- ore 12: prof. Antonio Lo Iacono Antonio, presidente della Società italiana di psicologia: “Psicoterapeuta in mare”
- ore 12.30: pranzo
- ore 14. 30: tavola rotonda: “La tecnica/le tecniche, esperienze di velaterapia a confronto”, partecipano:
Marco Damiani, delegazione universitaria LNI Roma “Tor Vergata”;
Gianluigi Nobili, circoli basso lago di Garda (Gargnano, Desenzano, Salò);
Daniele Manzini, Lega navale di Desenzano;
Bruno Brunone: Velainsieme, Grosseto;
Giovanni Massone: progetto “Matti per la vela”, Genova;
Ornella De Sanctis: società cooperativa sociale Archè, Riva del Garda;
Paolo Matteotti, Fraglia della Vela Riva - ore 17: fine dei lavori
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