Verona, cosmetici pericolosi: oscurato sito web
VERONA - La Guardia di Finanza ha oscurato il sito riconducibile all'Istituto Dermatologico di Verona. Tra i reati ipotizzati: danno alla salute, esercizio abusivo della professione sanitaria e frode in commercio. Prodotti confezionati in condizioni igienico-sanitarie non idonee.
Il Tribunale di Verona — Ufficio del GAP, ha disposto l’oscuramento del sito internet www.veronaderm.it, riconducibile all’Istituto Dermatologico di Verona Srl.
«In particolare – si legge in una nota diffusa dalle Fiamme Gialle -, la Procura sta conducendo indagini con i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Verona nei confronti dell’amministratore della società, già nota nel settore della cosmesi a livello nazionale, per la commercializzazione di prodotti in violazione degli obblighi di etichettatura, preparazione e notifica preventiva al portale “Cosmetic Product Notification Portai”- ai sensi degli articoli 3, 13 e 19 del Regolamento (CE) 1223/2009.
I reati contestati
Sono stati contestati il reato previsto dall’art. 3 del D.Lgs. 204/2015 in materia di danno alla salute umana nonché la frode in commercio ex art. 515 del codice penale, realizzata anche attraverso il sito internet, riportante informazioni fuorvianti e non veritiere, e millantando partnership con “farmacie autorizzate” e “prove cliniche universitarie ed ospedaliere” mai effettuate.
In particolare le indagini preliminari si sono concentrate su:
- esercizio abusivo della professione sanitaria, in quanto i clienti venivano sottoposti a visita dermatologica senza che il soggetto fosse munito del necessario titolo abilitativo
- sul fatto che i prodotti cosmetici commercializzati fossero privi della data di scadenza, della indicazione del lotto di fabbricazione e senza un manuale d’uso
- ipotesi di frode in commercio poiché si garantiva che i prodotti fossero stati sottoposti a prove cliniche di efficacia eseguite presso la clinica dermatologica dell’Università di Verona e presso il dipartimento di Biotecnologia dell’Università di Pavia, mentre questo non era vero
Condizioni igienico-sanitarie non idonee
Le Fiamme Gialle scaligere, durante le attività di perquisizione delegate da questa Procura della Repubblica, hanno rinvenuto una grande mole di materiale utilizzato per produrre, assemblare e confezionare i cosmetici commercializzati.
L’origine delle materie prime reperite, la modalità di conservazione delle stesse – in alcuni casi riversate all’interno di flaconi di detersivi – e le condizioni igienico-sanitarie dei locali perquisiti non sono risultati in grado di garantire la sicurezza dei prodotti e, quindi, la loro commercializzazione rappresenta un potenziale pericolo per i clienti.
II provvedimento cautelare eseguito interviene nell’attuale fase delle indagini preliminari ed è basato su imputazioni provvisorie, che dovranno trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio. La responsabilità penale sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile, vigendo la presunzione di innocenza prevista dall’art. 27 della Costituzione.
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